San Severino, negoziante muore dopo due giorni di agonia: donati gli organi

I soccorsi a Laura Romagnoli
SAN SEVERINO - Quella vita perduta inopinatamente sui gradini di piazza del Popolo, che l’aveva vista protagonista per anni al timone del negozio di calzature sotto il...

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SAN SEVERINO - Quella vita perduta inopinatamente sui gradini di piazza del Popolo, che l’aveva vista protagonista per anni al timone del negozio di calzature sotto il loggiato, donerà una concreta speranza di un’esistenza migliore a coloro che l’hanno a lungo anelata. Laura Romagnoli, moglie di Mariano Stronati, conosciuto dai più con il nomignolo di Manù, domenica scorsa era caduta a terra e martedì sera, dopo due giorni di agonia, è morta all’ospedale di Camerino, dove nella notte le sono stati espiantati reni e cornee.

«Mia madre era una persona generosa e sarebbe stata orgogliosa di poter aiutare il prossimo – dice il figlio minore Stefano -. Per questo abbiamo acconsentito al prelievo degli organi. È stato possibile compatibilmente alla sua età per i reni e le cornee». 
Oggi, alle 15.30, nella chiesa di San Domenico, i funerali a cura dell’agenzia funebre Gli Angeli. A salutare Laura ci saranno il marito Mariano, i figli David e Stefano con le consorti Annarita e Lidia, i nipoti Francesco, Alessandro e Veronica e i tanti concittadini che non faranno mancare il loro affetto alla famiglia Stronati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico