San Severino, imprenditore girare il mondo ​con la sua barca a vela

Gian Luca Pistoni
SAN SEVERINO - Gian Luca, la nuova vita da skipper: molla tutto per girare il mondo in barca a vela. Un po’ Ulisse, un po’ Robinson Crusoe Gian Luca Pistoni,...

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SAN SEVERINO - Gian Luca, la nuova vita da skipper: molla tutto per girare il mondo in barca a vela. Un po’ Ulisse, un po’ Robinson Crusoe Gian Luca Pistoni, 44enne settempedano, si è lasciato alle spalle i ritmi frenetici della città per assaporare il gusto dell’avventura tra le onde. «Facevo l’imprenditore nell’azienda di profumeria di famiglia- racconta -, ma la mia passione è sempre stata quella della barca a vela, ho partecipato a tante regate. Un giorno ho deciso di lasciare la routine per inseguire un sogno di libertà. Nel 2010 un mio amico mi ha dato la possibilità di utilizzare la sua barca e sono partito per navigare il Mediterraneo».

Nel 2013 il 44enne acquista Zahir, una barca a vela di 16 metri: «Il nome in arabo esprime il concetto di un chiodo fisso, qualcosa che non si leva più dalla mente - spiega -, il mio progetto è quello di viaggiare e vedere più luoghi possibili senza scadenze prefissate. Torno a casa una volta all’anno per un paio di mesi». Tra tramonti, albe e paesaggi incontaminati il paradiso ha il vento in poppa: «Nell’ottobre del 2014 - dice - sono arrivato alle Canarie, da lì sono partito per la traversata atlantica, arrivando fino a Saint Lucia, un’isola dei Caraibi, dopo quindici giorni di navigazione. Passati dieci mesi sono ripartito e ho attraversato tutte le isole arrivando a Los Roques, in Venezuela. Sono approdato in Colombia e da lì ho raggiunto le isole San Blas a Panama, un luogo di cui mi sono innamorato e dove rimarrò ancora un altro anno».
Poi prosegue: «A San Blas si vive senza progresso. La giornata è scandita da cose semplici come un tuffo al mattino. In alcune isole c’è la connessione, in altre no. A volte per due settimane non so cosa sia successo sulla terraferma. Mi tengo in contatto con la famiglia attraverso Whatsapp, ma avere legami sentimentali non è facile. Facendo questa vita lo straordinario diventa ordinario. Mi è capitato di andare a pesca e nascondermi da uno squalo, di cambiare rotta per evitare un frontale con una balena o di dormire nelle capanne degli indios durante un’escursione nella giungla. Quando attracco visito il posto, conosco persone, culture e lingue».

Gian Luca organizza vacanze in barca a vela: «Devo ringraziare chi viene a trovarmi, ho otto posti letto - chiude - così posso autofinanziarmi. Prossime tappe? Galapagos, Polinesia, Polinesia francese, Figi, Australia, Indonesia e Thailandia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico