Azzeramento dei vertici della società partecipata Assem, si dimette in blocco tutto il Cda

Il palazzo municipale di San Severino
SAN SEVERINO - Dopo quelle dell’assessore al Bilancio Tarcisio Antognozzi, lo scorso 30 dicembre, lunedì sono arrivate sul tavolo del sindaco Rosa Piermattei le...

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SAN SEVERINO - Dopo quelle dell’assessore al Bilancio Tarcisio Antognozzi, lo scorso 30 dicembre, lunedì sono arrivate sul tavolo del sindaco Rosa Piermattei le dimissioni in blocco del consiglio di amministrazione della società municipalizzata Assem. La presidente Manila Amici e i consiglieri Michele Cataldi e Mauro Francucci con una lettera depositata al protocollo comunale hanno rassegnato le dimissioni.

 

 

Il Cda era stato nominato dal sindaco Piermattei solo un anno fa e sarebbe dovuto restare in carica fino a maggio 2022. Raggiunta telefonicamente la presidente Amici non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma ha divulgato una breve nota in cui tutto il Cdae esprime «rammarico» per la scelta e ringrazia l’amministrazione comunale per la fiducia riposta.

La scelta di dimettersi «si rende necessaria quale estremo atto di coerenza di quanto sinora svolto per garantire non solo la migliore gestione dell’Assem ma, soprattutto, la concreta predisposizione di un progetto finalizzato a salvaguardare l’Assem stessa nei prossimi quattro anni dalla graduale modifica e perdita dei servizi attualmente svolti». Una motivazione che appare molto vicina a quella espressa dall’ex assessore Antognozzi, che aveva indicato nella diversità di vedute sul futuro di Assem tra lui e l’amministrazione la ragione che lo ha spinto a fare un passo indietro. 



Si stanno modificando le norme sulle partecipate e tra qualche anno i servizi pubblici come l’acqua, il gas o l’energia elettrica saranno messi a gara. Stando a quanto illustrato da Antognozzi nell’ultimo consiglio comunale, le società locali troppo piccole saranno spazzate via; per questo aveva proposto di fare un contratto di rete con l’azienda Zecca di Ortona (Chieti), per raggiungere un bacino di 25 mila utenti per la distribuzione dell’energia elettrica. Sindaco e maggioranza, però, avevano detto no a un’operazione che non potevano concludere, visto che a primavera si terranno le elezioni comunali.
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Corriere Adriatico