Multati, insultano i vigili su Facebook Denunciati cinquantenne e ragazzino

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RECANATI - Sono finiti nei guai per aver diffamato su Facebook gli agenti della polizia locale di Recanati che li aveva sanzionati per aver posteggiato in divieto di sosta in un...

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RECANATI - Sono finiti nei guai per aver diffamato su Facebook gli agenti della polizia locale di Recanati che li aveva sanzionati per aver posteggiato in divieto di sosta in un luogo peraltro regolato dalla zona a traffico limitato. Un cinquantenne di Loreto ed un minorenne di Recanati, che dopo la multa avevano sfogato la loro rabbia attraverso uno dei più popolari social network, ora dovranno rispondere delle loro azioni davanti al giudice. Le parole con cui hanno attaccato l'operato degli uomini in divisa sui loro rispettivi profili web, sono state così pesanti ed offensive da costringere l'ufficio di piazza Giacomo Leopardi a formalizzare una denuncia per diffamazione. A poco sono valse le scuse, comunque apprezzate e accolte positivamente da tutto il corpo di Polizia Locale, per cancellare un attacco frontale all'istituzione pubblica che è stato pubblicato, visto e addirittura condiviso da diversi utenti del web. L'episodio è avvenuto qualche settimana fa nel cuore di Recanati, nel corso di una manifestazione pubblica.


Incuranti della particolare situazione, del divieto di sosta e della zona a traffico limitato in vigore in tutto il centro storico come avviene da anni nel periodo estivo, i protagonisti di questa vicenda hanno posteggiato irregolarmente i loro veicoli, un auto ed un ciclomotore, nella centralissima piazza Giacomo Leopardi. Agli agenti in servizio quella sera per pattugliamenti di routine, non è rimasto nient'altro da fare che elevare le sanzioni dell’importo di 17,50 euro per il ciclomotore e 28,70 euro per l’autoveicolo, se oblate entro 5 giorni. Le multe però hanno fatto scaturire una reazione sproporzionata da parte dei trasgressori, che dopo qualche minuto hanno postato sui propri profili facebook delle diffamazioni particolarmente gravi nei confronti degli operatori in servizio e contro tutto il corpo della polizia locale di Recanati. Il giorno seguente alle ore 13 quelle frasi erano ancora on line e alla libera visione di molte persone, raccogliendo anche il giudizio favorevole di alcuni internauti che hanno condiviso il loro pensiero cliccando "mi piace" e scatenando l'opinione di altri visitatori che hanno apostrofato l'episodio con termini piuttosto forti nei confronti degli uomini in divisa.


Inevitabile a quel punto l'identificazione e la denuncia da parte della polizia locale, la quale ha inviato le informative alla Procura della Repubblica di Macerata ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Ancona. Tanta l'amarezza dei tutori dell'ordine di Recanati, solo parzialmente mitigata dalle scuse dei due internauti una volta scattata la denuncia. In particolare gli agenti in questione si sono trovati al centro di uno sgradevole episodio solo per aver compiuto il loro dovere volto a garantire il rispetto delle regole, peraltro nell'ambito di una manifestazione pubblica per la quale si era reso tassativo il rispetto dell'ordinanza in vigore per tutta l'estate e il divieto di sosta in piazza Giacomo Leopardi. La vicenda pone inevitabilmente in primo piano la cattiva gestione dei social network da parte di alcuni utenti, in particolare dei giovani che non ne conoscono affatto i rischi spesso anche gravi, in caso di una cattiva gestione. Il mondo internet e in particolare dei social è infatti regolato da apposite leggi volte a garantirne un uso corretto, il tutto nella consapevolezza dell'importanza di questi nuovi strumenti, tanto che la stessa polizia locale di Recanati in un futuro non troppo lontano approderà su Facebook come sta avvenendo già in alcuni comandi d'Italia, per avvicinarsi e dare piu' informazioni al cittadino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico