Arrestato con 2 tonnellate di droga Adesso diventa consigliere comunale

Andrea Reccia
RECANATI - Da ieri sera il geometra Andrea Reccia, arrestato qualche settimana fa nell’ambito dell’operazione della Finanza che ha portato al sequestro di 2.3...

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RECANATI - Da ieri sera il geometra Andrea Reccia, arrestato qualche settimana fa nell’ambito dell’operazione della Finanza che ha portato al sequestro di 2.3 tonnellate di droga, è un consigliere comunale di Recanati in rappresentanza di Forza Italia che lo aveva avuto come capolista. Occorre dire che il voto del Consiglio è stato unanime: maggioranza ed opposizione concordi nel votare la surroga ed aprire le porte del consiglio al geometra Andrea Reccia. Una pagina inedita nella secolare vita amministrativa di Recanati che pure ha conosciuto pagine di ben altro spessore. Il Consiglio ieri sera era convocato per le 21.30 e non si è sgarrato di un minuto: tutti presenti e immediata trattazione del primo punto all’ordine del giorno.


La nomina del consigliere comunale di Forza Italia per effetto delle dimissioni di Galgano e della non accettazione della nomina da parte del primo dei non eletti Paciotti. Un atto dovuto quello del Consiglio: la procedura non prevede nessun’altra possibilità se non quella del voto dopo l’accertamento dei requisiti di eleggibilità che Reccia ha non avendo avuto sentenze irrevocabili di condanna. Ora dovranno andare a chiedere ad Andrea Reccia se vuole o meno entrare in Consiglio comunale.

Operazione non semplicissima visto che l’ex capolista di Forza Italia si trova in carcere da qualche tempo appunto per effetto del blitz della Finanza che ha portato al sequestro di due tonnellate di droga. Scenario imbarazzante. Difficile che Reccia rifiuti l’ingresso in Consiglio e dunque il Comune (e Forza Italia) si troverebbe ad essere rappresentato da una persona per così dire ingombrante. Quello che invece è possibile accada è che la Prefettura disponga la sospensione dalla carica per 18 mesi in presenza di gravi indizi, cosa contemplata dalla legge Severino.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico