MACERATA - Sono entrati nell’ufficio postale armati di pistola e dopo aver chiuso clienti e dipendenti in bagno hanno messo a segno la rapina. È stato uno choc. Un...
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I banditi, intorno alle 12.40, sono arrivati da una via laterale e a piedi hanno raggiunto la filiale di via Cluentina, nella frazione di Piediripa. Uno dei due, prima di entrare, come hanno raccontato alcuni testimoni, «si è fermato nei pressi del Postamat mentre l’altro, che indossava dei Ray Ban scuri, si è abbassato per allacciarsi le scarpe». Dopo aver controllato la situazione i malviventi hanno fatto irruzione nell’ufficio postale coprendosi il volto con due scaldacollo e minacciando i presenti, una decina tra dipendenti e clienti, con una pistola. Uno di loro è rimasto inizialmente fermo all’ingresso delle Poste (facendo da palo) mentre l’altro ha puntato l’arma verso i presenti. I due hanno poi chiuso tutti in bagno e, una volta che le casse si sono sbloccate, hanno iniziato a frugare al loro interno. Come detto, sono riusciti a portare via un bottino consistente. Mentre i banditi erano in azione, nell’ufficio postale sono entrati anche altri tre clienti che, di volta in volta, dopo essere stati derubati dei soldi che avevano con loro, sono stati rinchiusi in bagno con gli altri.
A una donna hanno preso i 300 euro che aveva nel portafogli mentre all’uomo entrato per ultimo circa cento euro. Durante la rapina i due banditi, che come riferiscono i presenti, parlavano in dialetto campano, si sono anche fatti consegnare le chiavi dell’auto da una donna (gettate via dopo il raid). Inoltre durante le fasi iniziali del colpo un’anziana, noncurante delle minacce dei banditi di non abbandonare l’ufficio postale, è uscita dai locali di via Cluentina. Alcune delle vittime della rapina sono state strattonate, ma nessuno è rimasto ferito. E dopo 15 interminabili minuti - tra i pianti e le urla dei presenti - i ladri sono fuggiti, sempre a piedi. Alle persone sequestrate erano stati tolti i telefonini. Sono state liberate da polizia e carabinieri grazie all’allarme dato da un dipendente che, senza farsi notare dai malviventi, era riuscito a nascondere il cellulare dentro i pantaloni.
Le forze dell’ordine sono arrivate sul posto tempestivamente. E la vista degli uomini in divisa, per clienti e impiegati dell’ufficio postale, è stata un’autentica liberazione. Su quanto avvenuto indagano gli agenti della questura di Macerata, che stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere delle Poste. Ma non solo. Al vaglio anche le riprese degli occhi elettronici installati da aziende e negozi della zona, e delle spycam dei comuni di Macerata e Corridonia. Una vera e propria mobilitazione quella di polizia e carabinieri, giunti in forze. È scattata la caccia all’uomo: disposti diversi posti di blocco ma dei banditi, purtroppo, nessuna traccia. Gli agenti della Squadra mobile, guidati dal commissario capo Maria Raffaella Abbate, e i colleghi della Volante, hanno raccolto le testimonianze delle persone presenti al momento del colpo, per ottenere elementi utili a risalire all’identità dei rapinatori.
Nessuna persona è rimasta ferita anche se la paura è stata grandissima. Sul posto, dopo aver appreso quanto accaduto, è arrivata anche la direttrice delle Poste di Piediripa, Beatrice Bacchiocchi. «Non posso rilasciare dichiarazioni», si è limitata a dire.
I malviventi, per portare a compimento il colpo, hanno impiegato svariati minuti perché l’ufficio è dotato di casse temporizzate. Un meccanismo di difesa contro le rapine. Ma i banditi hanno dimostrato sangue freddo, riuscendo comunque a prendere i soldi (ieri era giorno di pensioni). Ciò dimostrerebbe che si tratta di professionisti del crimine. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico