POTENZA PICENA - Picchiata dai genitori e dal fratello perché voleva vivere alla “occidentale”, una famiglia intera marocchina – madre, padre e figlio...
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Per questo motivo a febbraio si era rivolta ai Servizi sociali chiedendo di essere aiutata e allontanata dalla casa familiare. La ragazza era stata posta in una struttura protetta dove si trova a tutt’oggi. Nel raccontare il calvario che avrebbe vissuto, la diciassettenne ha riferito che sia i genitori, sia il fratello più grande l’avrebbero percossa ripetutamente colpendola con pugni e schiaffi. Aggressioni che sarebbero state sia fisiche sia verbali con insulti e denigrazioni perché – detto dalla giovane – non accettavano lo stile di vita “occidentale”.
Ieri mattina si è svolto l’incontro protetto alla presenza del giudice Domenico Potetti, del Pm Ciccioli, della psicologa Monia Vagni, dell’avvocato dei familiari Arabella Berdini e del curatore speciale della diciassettenne, il legale Domenico Biasco. La giovane ha riferito i fatti per i quali aveva presentato la denuncia, ma ridimensionando le accuse. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico