Potenza Picena, offende i carabinieri su Facebook: a processo per diffamazione

Potenza Picena, offende i carabinieri su Facebook: a processo per diffamazione
POTENZA PICENA Con un solo post è riuscito a offendere un’intera caserma. Un trentaseienne a processo per diffamazione. Ieri ha chiesto di essere processato con rito...

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POTENZA PICENA Con un solo post è riuscito a offendere un’intera caserma. Un trentaseienne a processo per diffamazione. Ieri ha chiesto di essere processato con rito abbreviato, otterrà lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Imputato è un giovane originario di Recanati, Luca Andreani, che il 9 gennaio del 2016 scrisse su Facebook un commento al vetriolo contro i carabinieri della Stazione di Potenza Picena. In quattro righe di fitte esternazioni il giovane aveva espresso concetti molto simili che avevano come minimo comun denominatore il riferimento alle zone basse e più intime del corpo umano.

  
Aveva esordito con «mi piace mandarvi a fare …» ed era andato avanti con «perché voi carabinieri servite solo per fare le barzellette, uomini di … che al posto delle … hanno la divisa. A voi di Porto Potenza vi posso mandare a … tutti i giorni che vi vedo». Poi un invito specifico rivolto al «maresciallo, il nuovo giustiziere di sta …», chiudendo con un «testa di latta da riciclo». Dopo lo sfogo aveva premuto il tasto “invio” e aveva pubblicato il suo commento sul social network. Ma quelle concitate espressioni non sono passate inosservate. Qualcuno deve averle riportate ai militari che hanno segnalato il fatto alla procura.
 
Dopo aver accertato l’identità di chi aveva postato il commento e da quale supporto era stato effettuato, il sostituto procuratore Cristina Polenzani ha chiuso le indagini contestando ad Andreani il reato di diffamazione nei confronti di tutti e cinque i militari della Stazione di Potenza Picena. Al trentaseienne il pubblico ministero ha anche contestato la recidiva reiterata. Ieri si è aperto il processo a carico del giovane davanti al giudice monocratico Daniela Bellesi e al pm Francesca D’Arienzo.
 

L’imputato, tramite il proprio legale, l’avvocato Massimiliano Wolf, ha chiesto al giudice - e ottenuto - di essere giudicato con rito abbreviato, un rito alternativo che gli consentirà di usufruire in caso di condanna dello sconto di un terzo della pena. L’udienza è stata quindi rinviata al prossimo 18 settembre per la discussione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico