Tentato omicidio all’Hotel House, quattro pakistani finiscono a processo

L'Hotel House dove si sono verificati i fatti
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PORTO RECANATI  -Tentato omicidio all’Hotel House, quattro pakistani rinviati a giudizio. Il processo si aprirà a novembre del prossimo anno. Sono sette i capi di imputazione contestati a quattro pakistani, due dei quali sono accusati di aver tentato di ammazzare a colpi di pistola un afghano sospettato di essere andato dai carabinieri a sporgere denuncia.

 

 

La vicenda risale all’8 settembre del 2018 quando due pakistani raggiunsero l’afghano all’Hotel House. Uno dei due aveva una pistola avvolta in un giubbino che aveva in mano e quando si era trovato davanti la vittima aveva esploso un colpo, l’afghano si salvò solo perché la pistola si inceppò e il colpo rimase in canna. Il secondo tentativo non ci fu, perché alcune persone che si trovavano al piano superiore scesero e i due pakistani furono costretti a fuggire.

Prima di quel giorno i quattro, a vario titolo, avevano minacciato e picchiato la vittima accusata di essere il responsabile dell’arresto di un loro amico e un uomo che era insieme alla vittima. I due erano stati aggrediti con una spada, un bastone di ferro e altri bastoni di legno.

Era il 21 agosto del 2018, l’aggressione fu particolarmente violenta tanto che l’afghano riportò lesioni giudicate guaribili in 40 giorni, mentre per l’uomo che era con lui la prognosi fu di 20 giorni. Dopo neanche due settimane dall’aggressione a colpi di mazza l’afghano fu minacciato: «Se vai da carabinieri ti conficco la spada nel cuore».

Dopo cinque giorni da quella minaccia scattò la spedizione punitiva culminata nel tentato omicidio. I quattro pakistani sono accusati, a vario titolo, anche di lesioni aggravate e minacce. Per tutti, difesi dall’avvocato Simone Matraxia, ieri si è svolta l’udienza preliminare. Nessuno ha chiesto riti alternativi e il gup Giovanni Maria Manzoni li ha rinviati a giudizio.

 

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Corriere Adriatico