Patto per la Rete ecologica locale. L'assessore comunale Riccetti: «Porto Recanati presente»

Il Comune di Porto Recanati
PORTO RECANATI - È stata firmata l’adesione del Comune di Porto Recanati al protocollo d’intesa per la definizione territoriale di una Rete ecologica locale di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORTO RECANATI - È stata firmata l’adesione del Comune di Porto Recanati al protocollo d’intesa per la definizione territoriale di una Rete ecologica locale di cui faranno parte anche Recanati (ente capofila), Montelupone, Potenza Picena, Montecassiano e Loreto. «È sempre più chiaro - sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Lorenzo Riccetti - che la rete tra Comuni permette di accedere ai fondi che vengono messi a disposizione, in questo caso dal bando della Regione Marche. Per la Rete ecologica il valore è maggiore perché si tratta di ambiente: un tema che nella precedente condizione di scarsità di risorse sembrava essere dimenticato». 

 
L’obiettivo della Rete è quello di progettare, insieme agli altri Comuni, quello che potrà essere finanziato con le disponibilità economiche del bando regionale. «La Rete ecologica delle Marche vuole incentivare la salvaguardia della biodiversità - dice Riccetti -, riducendo la frammentazione di habitat naturali e della matrice ambientale; incrementare la qualità del territorio, favorendone la funzionalità ecologica; valorizzare il paesaggio. Il protocollo a cui abbiamo deciso di aderire ha come obiettivo la definizione di uno studio territoriale con particolare riferimento alla connessione ecologica tra i tratti finali dei fiumi Musone e Potenza. Lo studio si propone come quadro d’insieme delle azioni già avviate per lo stesso obiettivo, ma anche di quelle che si intendono intraprendere grazie ai Contratti di fiume del Musone e del Basso Potenza».


Il progetto presentato all’architetto Carlo Brunelli riguarda «un percorso naturalistico - spiega Riccetti - che parta dal fiume Musone e arrivi alle piste ciclabili di Numana, attraversi le aree dei guazzi di Scossicci, passi per la Pineta fino ad arrivare a Porto Potenza». L’assessore tiene a sottolineare l’importanza della sinergia con gli altri Comuni che, a suo avviso, «fino a qualche tempo fa sarebbe stata impossibile anche per la diversità di colore politico delle giunte. In realtà - dice - c’è una nuova visione della politica, soprattutto una nuova percezione della tutela dell’ambiente. Siamo ormai consapevoli che la politica a tutela dell’ambiente non ha colore politico. Gli elementi che legano i territori sono caratterizzati dalla presenza di elementi ambientali condivisi: un tratto di un fiume o una Rete ecologica locale. L’ambiente - conclude - diventa un elemento che va al di sopra dei confini geografici o politici». 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico