C'è intesa tra la giunta e gli operatori balneari: si punta tutto sulle scogliere classiche

C'è intesa tra la giunta e gli operatori balneari: si punta tutto sulle scogliere classiche
PORTO RECANATI  - La soluzione delle scogliere emerse mette tutti d’accordo. Anche gli operatori balneari sostengono l’ipotesi preferita...

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PORTO RECANATI  - La soluzione delle scogliere emerse mette tutti d’accordo. Anche gli operatori balneari sostengono l’ipotesi preferita dall’amministrazione comunale tra i due progetti presentati da Alessandro Mancinelli. Una posizione illustrata nel corso dell’incontro tra il sindaco Andrea Michelini, l’assessore Lorenzo Riccetti e i rappresentanti Abat, Massimiliano Tomassini e Mara Petrelli. 

 


«Nel corso della riunione - affermano Michelini e Riccetti - è stato illustrato e discusso il progetto di difesa della costa. In un clima di fattiva collaborazione gli operatori, per voce dei loro rappresentanti, hanno deciso all’unanimità di sostenere l’ipotesi progettuale che consiste nella sostituzione delle difese esistenti con una serie di barriere emerse. Scogliere da realizzare con massi naturali, lunghe 80 metri, con varchi, tra una scogliera e l’altra, di 25 metri». Significherebbe, quindi, replicare i lavori effettuati sul litorale sud lungo tutta la costa portorecanatese. «L’intervento - specificano - prevede la realizzazione di 54 barriere, dalla foce del fiume Potenza a quella del Musone con la rimozione delle opere esistenti».

L’amministrazione ha già annunciato di voler «coinvolgere i gestori degli stabilimenti nelle future decisioni per intraprendere un percorso comune che abbia come obiettivo quello di esporre e proporre il progetto agli organi della Regione. Metteremo in campo tutte le iniziative necessarie affinché esso diventi finanziabile - assicurano -. La strada percorribile potrebbe essere quella di far rientrare il progetto nel Pnnr e finanziarlo con il meccanismo del Recovery Fund». Soddisfazione tra gli operatori per il nuovo progetto, ma non è stata nascosta la preoccupazione per la contingenza: «Siamo consapevoli che per l’inizio dei lavori passeranno anni - dice Tomassini - e nel frattempo bisogna pensare a soluzioni per poter lavorare». È per questo che nascerà un tavolo tecnico di concertazione tra Comune e operatori, «per elaborare - scrive l’amministrazione - possibili interventi da adottare nel breve periodo». 


Su questo Tomassini ha le idee chiare. «È importante non sprecare il denaro destinato alla manutenzione dell’esistente. Dovremmo aspettarci lavori sui pennelli, ripascimenti, sacchi, ma l’importante è trovare una soluzione snella ed efficace». Sul progetto ha poi ammesso, anche a nome dei colleghi, di essere «felicissimi che finalmente la città abbia la prospettiva di una protezione adeguata. Sappiamo che non sarà facile trovare finanziamenti adeguati, ma siamo fiduciosi sui fondi del Pnrr e sull’impegno della politica locale e regionale». In chiusura, il sindaco e l’assessore Riccetti hanno fatto un richiamo all’unità ed alla condivisione di intenti come «possibile antidoto agli effetti della recente sentenza del Consiglio di Stato che ha prorogato le concessioni demaniali marittime fino a dicembre 2023».

 

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Corriere Adriatico