PORTO RECANATI - Era accusata e per questo condannata, di gestire un giro di prostituzione che interessava anche porto Recanati. A finire nella rete dei carabinieri una donna di...
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I carabinieri sono riusciti a scovarla in un appartamento all’ottavo piano del complesso multietnico. A carico alla maîtresse c’era un ordine di carcerazione emesso ai primi di gennaio per sfruttamento aggravato della prostituzione in concorso con un suo connazionale già in carcere dal giugno del 2016.
Secondo i dati raccolti dagli investigatori e da quanto emerso nella fase processuale, i due gestivano il mercato dello sfruttamento della prostituzione lungo la costa e in particolar modo erano “specializzati” nell’adescare giovani nigeriane minorenni che venivano prima portate in Italia, nello specifico a Macerata, con la prospettiva di un lavoro stabile e redditizio e poi obbligate a prostituirsi sulle varie piazze in gestione dei due lungo il litorale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico