PORTO RECANATI - Gelosia. È il sentimento che, per la procura di Macerata, avrebbe armato la mano di Monir Kazi che dieci anni fa, il 29 maggio 2010, a 20 anni,...
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Lo scrivono nero su bianco il procuratore capo Giovanni Giorgio e il sostituto Rosanna Buccini nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari in cui contestano al bengalese - che dal 2011 è tornato in Bangladesh – i reati di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Per la procura quel 29 maggio di dieci anni fa Monir e Cameyi partirono da Ancona – dove la quindicenne viveva con la famiglia – e in treno raggiunsero la stazione di Porto Recanati. Qui fu messo in atto il gesto criminoso del giovane. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico