PORTO RECANATI - Esce dall’asilo: bambino ritrovato da un passante a pochi metri dalla struttura e accompagnato in una vicina attività commerciale, in attesa...
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Fortunatamente il bimbo, nel frattempo, era stato preso in custodia da un passante che lo aveva visto vagare in strada in lacrime. L’uomo lo aveva accompagnato in un locale vicino al luogo del ritrovamento pensando che i genitori fossero all’interno.
Lì è stato immediatamente raggiunto dalle maestre e riportato all’asilo. Erano da poco passate le tre del pomeriggio quando si è verificato l’episodio. È un orario in cui molti genitori vanno all’asilo per riprendere i propri figli. Le porte della struttura sono sempre chiuse e le insegnanti controllano costantemente - e con premura - i piccoli a loro affidati. L’asilo è conosciuto in città per la grande professionalità e attenzione che dedica ai bambini che lo frequentano. Finora non si erano mai verificati episodi spiacevoli. Purtroppo lunedì qualcosa è andato storto. Evidentemente una porta - seppur per qualche istante - è rimasta aperta e le insegnanti di turno non se ne sono rese conto. Il bambino è uscito in fretta e furia, nonostante i controlli scrupolosi. La sua mancanza dalla sala dei giochi non è passata di certo inosservata alle maestre che hanno iniziato a cercarlo nelle altre stanze. Ad un tratto una di loro si è accorta che una porta era aperta. Ha avvisato le colleghe ed è uscita a cercarlo. Contemporaneamente sono stati avvisati i genitori e i carabinieri, arrivati davanti alla scuola in pochissimi attimi. Le maestre hanno cercato il piccolo nei paraggi della scuola. Poi le ricerche si sono spostate nei negozi vicini; dopo poco sono entrate in un locale, dove hanno trovato il bimbo tranquillamente seduto a un tavolo insieme al passante che lo aveva trovato non lontano dall’asilo.
Le insegnanti sono scoppiate in lacrime e hanno ringraziato il cittadino per l’attenzione nei confronti del piccolo. I genitori hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. La coppia si è poi rivolta ai militari dell’Arma, portando a loro conoscenza l’accaduto. Gli stessi carabinieri, come da prassi in questi casi, hanno provveduto a identificare gli operatori all’interno della struttura al momento dei fatti, inviando un’informativa all’autorità giudiziaria affinché siano valutate eventuali responsabilità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico