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PORTO RECANATI - Una tragica fatalità o un malore improvviso che potrebbe avergli fatto perdere l’equilibrio. Non si conoscono le cause che hanno portato all’incidente mortale di Luciano Berruto, il 56enne titolare della ditta individuale Mrci di Recanati che, mercoledì sera, ha perso la vita mentre stava sistemando la caldaia al primo piano di un appartamento in via Martin Luther King. È per vederci chiaro che la Procura di Macerata ha aperto un fascicolo contro ignoti.
Si indaga sulle cause che avrebbero portato alla caduta dell’uomo dalla scala a pioli su cui era salito. Un volo all’indietro da una altezza di quattro o cinque metri è stato fatale per il 56enne, originario di San Giorgio a Cremano (Napoli) ma residente nella città leopardiana. Berruto ha battuto la testa sulle scale di ingresso del palazzo ed è morto sul colpo. È stata fissata per domani l’autopsia che ricostruirà gli ultimi istanti di vita dell’artigiano. Diverse, infatti, le ipotesi sulla caduta: l’uomo potrebbe aver perso l’equilibrio ed essere caduto all’indietro, inciampato, oppure potrebbe esserci un malore alla base dell’incidente. Ad accorgersi del corpo, dopo la caduta, uno dei condomini che ha fatto scattare subito l’allarme: sul posto i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Dopo i rilievi effettuati dai carabinieri e dalla polizia locale, il corpo del 56enne è stato portato all’obitorio dell’ospedale di Civitanova dalle onoranze funebri Giommi. È il procuratore capo facente funzioni Claudio Rastrelli ad occuparsi del caso. «Ha disposto l’autopsia che sarà effettuata domattina - dice Vanni Vecchioli, avvocato della famiglia della vittima - .
Berruto lascia la moglie Maria Rosaria e i figli Simona e Stefano. Il giovane vive e lavora in Portogallo: subito dopo essere stato informato della triste notizia si è organizzato per il rientro in Italia, ma la situazione pandemica non facilita le operazioni. Tanti i messaggi di cordoglio sulla pagina Facebook dell’artigiano, sia dalla Campania che dalle province di Ancona e Macerata dove era conosciuto come un uomo dedito al lavoro e alla famiglia.
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Corriere Adriatico