POLLENZA - “Non sembrava un rapinatore esperto, aveva la mano tremolante”. E’ ciò che ricorda Simone Gismondi della rapina subita martedì sera nel suo negozio di...
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Era concentrato solo su di noi, non si è accorto nemmeno che un cliente ha provato ad entrare nel negozio ma quando ha capito il pericolo è uscito. Dopo che gli ho dato le banconote della cassa, perché le monete non le ha volute, lo abbiamo accompagnato al cassetto della ricevitoria del Lotto e ha preso anche quell’incasso. Sarà stato nel negozio 3 o 4 minuti - racconta - poi è fuggito. Ad aspettarlo, fuori dall’esercizio commerciale, una donna bionda a bordo di una Fiat Panda grigia. Anche la complice era coperta in viso da una sciarpa”.
Quando nel locale hanno capito che il pericolo era passato hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata, insieme ai colleghi della stazione di Pollenza. L’auto usata dai banditi - trovata bruciata a Morrovalle - era stata rubata nei giorni scorsi a Montelupone. Resta ancora il dubbio se la pistola fosse vera o giocattolo. Alla cliente, alla quale il rapinatore ha puntato l’arma alla tempia, è sembrata di ferro.
Il bottino portato via dalla tabaccheria ammonta a circa 450 euro e qualche gratta e vinci. Oltre al danno, la beffa: il bandito, mentre stava per uscire dalla porta del negozio, avrebbe visto che i soldi non erano tanti come si aspettava e ha mandato, ovviamente usando altri epiteti, a quel paese la cassiera del negozio.
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Corriere Adriatico