Pollenza, rapina nel negozio
Le vittime: "Momenti di terrore"

Pollenza, rapina nel negozio Le vittime: "Momenti di terrore"
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Giovedì 3 Dicembre 2015, 09:19
POLLENZA - “Non sembrava un rapinatore esperto, aveva la mano tremolante”. E’ ciò che ricorda Simone Gismondi della rapina subita martedì sera nel suo negozio di alimentari, tabacchi e ricevitoria del Lotto di Casette Verdini di Pollenza, in via Nazionale, di fronte al ristorante La Scaletta. “Erano da poco passate le 20 - racconta Simone -, ero in negozio insieme alla mia compagna Pamela Mariani, che mi aiuta al banco, e a mio zio Lino, il titolare del negozio. C’erano anche due clienti. Ad un certo punto è entrato un uomo, armato di pistola, che ci ha intimato di dargli i soldi. Aveva un cappello in testa e la bocca coperta da una sciarpa; si vedevano solo gli occhi e il naso. Dall’accento ho capito che non era straniero, anzi, forse del posto. Si tratta di un uomo di media statura, robusto, tra i 30 e i 40 anni. La mia compagna gli ha subito chiesto di non far male a nessuno perché noi non avremmo opposto resistenza. Quando ha visto che guardavo la pistola per cercare di capire se fosse vera, mi ha fatto capire con un gesto che mi avrebbe colpito con l’arma alla testa; poi l’ha puntata alla tempia di una cliente. Mi ha dato l’idea che non fosse un rapinatore esperto - prosegue Gismondi - perché non riusciva ad avere il controllo di tutta la situazione.
Era concentrato solo su di noi, non si è accorto nemmeno che un cliente ha provato ad entrare nel negozio ma quando ha capito il pericolo è uscito. Dopo che gli ho dato le banconote della cassa, perché le monete non le ha volute, lo abbiamo accompagnato al cassetto della ricevitoria del Lotto e ha preso anche quell’incasso. Sarà stato nel negozio 3 o 4 minuti - racconta - poi è fuggito. Ad aspettarlo, fuori dall’esercizio commerciale, una donna bionda a bordo di una Fiat Panda grigia. Anche la complice era coperta in viso da una sciarpa”.
Quando nel locale hanno capito che il pericolo era passato hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata, insieme ai colleghi della stazione di Pollenza. L’auto usata dai banditi - trovata bruciata a Morrovalle - era stata rubata nei giorni scorsi a Montelupone. Resta ancora il dubbio se la pistola fosse vera o giocattolo. Alla cliente, alla quale il rapinatore ha puntato l’arma alla tempia, è sembrata di ferro.
Il bottino portato via dalla tabaccheria ammonta a circa 450 euro e qualche gratta e vinci. Oltre al danno, la beffa: il bandito, mentre stava per uscire dalla porta del negozio, avrebbe visto che i soldi non erano tanti come si aspettava e ha mandato, ovviamente usando altri epiteti, a quel paese la cassiera del negozio.
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