L'odissea di due famiglie: «Da 3 mesi siamo in attesa di lasciare la Sae. Casa ricostruita ma non ci allacciano la corrente»

L'odissea di due famiglie: «Da 3 mesi siamo in attesa di lasciare la Sae. Casa ricostruita ma non ci allacciano la corrente»
PIEVE TORINA - Due famiglie di Pieve Torina che dovrebbero rientrare nella loro casa dopo il terremoto, attendono da gennaio l’allaccio della corrente. La loro casa è...

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PIEVE TORINA - Due famiglie di Pieve Torina che dovrebbero rientrare nella loro casa dopo il terremoto, attendono da gennaio l’allaccio della corrente. La loro casa è ormai pronta dopo essere stata demolita per i danni del terremoto e ricostruita. Hanno tinteggiato le pareti, tolto la polvere e portato i mobili nelle loro due abitazioni, parte dello stesso edificio, chiamato i gestori, per il metano è bastata una settimana e lo hanno allacciato, per la corrente tutto resta fermo. Nel frattempo restano a vivere nelle Sae.

 


«Abbiamo chiesto di riagganciare il contatore alla rete elettrica, l’edificio è stato demolito e ricostruito - racconta uno dei proprietari -. Abbiamo inviato via posta elettronica certificata tutti i documenti richiesti, ma ancora non si muove niente. Dopo che li abbiamo contattati ci hanno richiamato due volte i loro consulenti, chiedendo di rinviare i documenti, tra cui il decreto di demolizione e ricostruzione dell’edificio, la planimetria, i dati anagrafici. Siamo anche andati all’ufficio territoriale di zona, ma ci hanno risposto di non sapere nulla di questa pratica». Non sanno più a che santo votarsi le due famiglie, che dopo anni di attesa hanno finalmente visto completati verso la fine dell’anno scorso, i lavori di ricostruzione dell’edificio, rimasto gravemente lesionato dal sisma, tanto che si è reso necessario demolirlo.

Cosa si dovrebbe fare

 

«Andrebbe effettuato il riallaccio aereo del contatore - spiega ancora uno dei proprietari - e ci vorrà del tempo. Se il gestore non ci risponde entro breve tempo, rischiamo che nemmeno per l’inizio dell’estate sarà possibile rientrare a casa nostra. Abbiamo già portato i mobili ed è tutto pronto, il metano dopo una settimana che abbiamo chiamato è arrivata la ditta ed ha allacciato il contatore. Non ci spieghiamo perché non si riesca a fare altrettanto per l’energia elettrica, è assurdo. Non si può vivere in una casa senza corrente. Chiediamo di fare presto: vogliamo tornare a casa nostra».

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Corriere Adriatico