PETRIOLO - Dal Senegal a Petriolo per spiccare il volo verso il calcio che conta. Ferrara, la Spal, il palcoscenico del grande calcio che da sogno diventa realtà. È...
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Tra il ragazzino africano spuntato dal nulla e il dirigente del San Marco Petriolo l’empatia fu immediata. Tanto da averlo messo subito sotto la sua ala protettiva, aprendogli le porte della sua casa e della sua famiglia, nonostante il ragazzino avesse parte della sua famiglia di origine a Petriolo. Ma in lui Fabio Liseri intravide delle qualità, non solo tecniche ma anche morali e caratteriali tali da pronosticargli un grande futuro nel calcio. E pare proprio non aver sbagliato, visto le caterve di gol che questo giovane attaccante di colore ha realizzato nelle giovanili del San Marco e anche del Montemilone Pollenza dove ha militato.
«Ha attirato subito l’attenzione di club blasonati del calibro di Atalanta. Empoli, Carpi, Parma, Sassuolo, Padova e Ascoli – racconta Liseri- ma alla fine è arrivata la Spal che è stata la società più concreta. Ha voluto fortemente Ahmed Modou Faye e lui altrettanto. Al momento di decidere gli ho detto: ragazzo fai tu, questo è il tuo futuro. Credo che la scelta sia stata la migliore possibile. Giocherà nei Giovanissimi e sarà legato per tre anni alla Spal che quando compirà i 16 anni potrà esercitare il diritto di riscatto e fargli firmare un contratto da calciatore vero». Ahmed Modou Faye vivrà in una foresteria attrezzata del club a Ferrara assieme ad altri ragazzi della sua età: avrà vicinissimo sia i campi di gioco e la scuola che frequenterà.
«L’aver creduto in lui mi dà una gioia immensa – spiega Liseri - che vorrei dividere anche con Maurizio Fusari altro dirigente petriolese che ha creduto in Faye. L’abbiamo trovato scalzo che giocava in mezzo alla strada ed ora è un piccolo calciatore che ha le qualità tecniche e umane per diventare un grande». Un ragazzino "adottato" da un intero paese, pronto a spiccare il volo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico