Petriolo, giocava scalzo sulla strada
Faye sogna: da Petriolo alla Spal

Faye con Fabio Liseri
Faye con Fabio Liseri
di Mauro Giustozzi
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Sabato 16 Luglio 2016, 10:36
PETRIOLO - Dal Senegal a Petriolo per spiccare il volo verso il calcio che conta. Ferrara, la Spal, il palcoscenico del grande calcio che da sogno diventa realtà. È la storia di Ahmed Modou Faye, attaccante senegalese di 14 anni del San Marco Petriolo di cui Fabio Liseri, dirigente del club petriolese, è divenuto per il giovanissimo calciatore una sorta di secondo padre. Lo ha incontrato per caso due anni fa, quando Ahmed Modou Faye si trasferì in Italia dal suo Paese con parte della famiglia (i genitori e 5 tra fratelli e sorelle, altri cinque li ha in Senegal).
Tra il ragazzino africano spuntato dal nulla e il dirigente del San Marco Petriolo l’empatia fu immediata. Tanto da averlo messo subito sotto la sua ala protettiva, aprendogli le porte della sua casa e della sua famiglia, nonostante il ragazzino avesse parte della sua famiglia di origine a Petriolo. Ma in lui Fabio Liseri intravide delle qualità, non solo tecniche ma anche morali e caratteriali tali da pronosticargli un grande futuro nel calcio. E pare proprio non aver sbagliato, visto le caterve di gol che questo giovane attaccante di colore ha realizzato nelle giovanili del San Marco e anche del Montemilone Pollenza dove ha militato.
«Ha attirato subito l’attenzione di club blasonati del calibro di Atalanta. Empoli, Carpi, Parma, Sassuolo, Padova e Ascoli – racconta Liseri- ma alla fine è arrivata la Spal che è stata la società più concreta. Ha voluto fortemente Ahmed Modou Faye e lui altrettanto. Al momento di decidere gli ho detto: ragazzo fai tu, questo è il tuo futuro. Credo che la scelta sia stata la migliore possibile. Giocherà nei Giovanissimi e sarà legato per tre anni alla Spal che quando compirà i 16 anni potrà esercitare il diritto di riscatto e fargli firmare un contratto da calciatore vero». Ahmed Modou Faye vivrà in una foresteria attrezzata del club a Ferrara assieme ad altri ragazzi della sua età: avrà vicinissimo sia i campi di gioco e la scuola che frequenterà.
«L’aver creduto in lui mi dà una gioia immensa – spiega Liseri - che vorrei dividere anche con Maurizio Fusari altro dirigente petriolese che ha creduto in Faye. L’abbiamo trovato scalzo che giocava in mezzo alla strada ed ora è un piccolo calciatore che ha le qualità tecniche e umane per diventare un grande». Un ragazzino "adottato" da un intero paese, pronto a spiccare il volo. 
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