PORTO RECANATI - Le offese verbali, gli schiaffi in faccia e martedì le scuse. Si chiude nel migliore dei modi l'episodio che ha visto protagonista il...
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Come si ricorderà Nicola Pigini, in compagnia di un amico, al termine del lavoro in discoteca, intorno alle 3 di notte, si era recato in un locale portorecanatese per fare cena. All'interno, in quel momento, oltre ai titolare si trovavano solamente tre ragazzi che hanno iniziato a insultare i due con l'epiteto di froci per poi passare alle mani. Dapprima ordinando a Pigini di chiedere dei tortellini per cena e poi mollandogli uno schiaffo a mano aperta. Di fronte alla non reazione del dj un altro dei tre si era avvicinato ancora a Pigini, ribadendogli di ordinare quella pasta, facendo seguire l'intimazione da un secondo schiaffo ancora più forte e senza motivo. Dopo alcuni minuti gli aggressori sono stati allontanati dal locale portorecanatese, dove il dj Pigini voleva concedersi una serata all'insegna del relax e della buona cucina dopo una serata di lavoro. “Martedì questi tre ragazzi, un italiano e due stranieri tutti sui venti anni, - racconta Nicola Pigini - mi hanno prima contattato al telefono per chiedermi scusa e mi hanno proposto di incontrarci per un chiarimento definitivo (il dj non aveva sporto comunque alcuna denuncia in merito all'accaduto, ndr). Così ci siamo visti in un bar di Porto Recanati, abbiamo bevuto assieme un caffè: loro hanno di nuovo chiesto scusa per gli insulti e gli schiaffi dell'altra notte, di cui neppure si capacitavano come fosse potuto accadere. Ho accettato queste loro scuse. La cosa per me si era chiusa comunque l'altra notte. Diciamo pure che tutto è bene quel che finisce bene”.
Ora Pigini vuol solo pensare ai prossimi impegni lavorativi che sono cadenzati dall'imminente Carnevale. “Non voglio più sentir parlare di quanto accaduto, mi concentro solo sul mio lavoro e sulle discoteche - ha concluso il dj - dopo questa situazione che mi ha portato al centro di pressioni e situazioni che mai avrei immaginato”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico