«Io, lasciato fuori dalla discoteca perché di colore». I gestori del locale replicano: «E' falso»

Il giovane Anish Graziosi
CIVITANOVA - «All’ingresso di un locale, stessi jeans, il mio ragazzo non entra e il nostro amico sì. Sarà forse per il colore della pelle del mio...

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CIVITANOVA - «All’ingresso di un locale, stessi jeans, il mio ragazzo non entra e il nostro amico sì. Sarà forse per il colore della pelle del mio fidanzato?». La segnalazione arriva da una giovane anconetana, Federica Quattrini, che l’altra sera aveva deciso di trascorrere un momento di divertimento insieme al suo fidanzato, Anish Graziosi, la cugina di lui e un altro amico, nel nuovo locale Brahma, che ha di recente aperto i battenti nella zona Sud di Civitanova. «Non troviamo giustificazioni di fronte ad un atto che nel 2020 è inaccettabile», ha scritto Anish sui social. Accuse che la gestione del locale ha prontamente respinto. Il direttore artistico Edoardo Ascani: «Il nostro progetto nasce su un concetto di inclusione ed è assurdo anche solo pensare che nel 2020 si faccia selezione sul colore della pelle. Se questo ragazzo non è entrato, è solo ed esclusivamente per altri motivi. La selezione all’entrata del locale viene fatta sulla base di due canoni: o un atteggiamento non consono, magari eccessivamente euforico di chi vuole entrare, oppure per via di un abbigliamento troppo casual o troppo sportivo.  Dalle foto delle serate si vede bene che il nostro locale è frequentato da tutti. Senza contare, poi, che quattro ragazzi della sicurezza sono stranieri: ci sono due cubani e due senegalesi».

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Corriere Adriatico