Morrovalle, «Orgoglioso di essere razzista»: bufera social sull'assessore

Morrovalle, «Orgoglioso di essere razzista»: bufera social sull'assessore
MORROVALLE - «Lo ammetto, io sono razzista e sono orgoglioso di esserlo per il solo fatto di essere diverso dagli antirazzisti». Il post pubblicato su Facebook...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MORROVALLE - «Lo ammetto, io sono razzista e sono orgoglioso di esserlo per il solo fatto di essere diverso dagli antirazzisti». Il post pubblicato su Facebook dall’assessore al bilancio Alfredo Benedetti scatena la bufera. L’opposizione: «Non potevamo credere ai nostri occhi alla vista del post su Facebook. Non potevamo credere alle nostre orecchie sentire in Consiglio Comunale che l’assessore al bilancio ammetta di essere orgogliosamente razzista».

  

I consiglieri comunali di Un Nuovo Germoglio, Francesco Acquaroli, Paola Pirro, Marco Morresi, Luca Cabascia e Rosita Platinetti, chiedono che il sindaco intervenga urgentemente in merito alla vicenda e definiscono l’esternazione di Benedetti «deprimente, incresciosa ed inappropriata. Non c’è nessuna giustificazione al razzismo – si legge nel comunicato -. E chi con orgoglio lo professa non può tranquillamente rappresentare tutti e non può restare ad occuparsi di cariche amministrative e pubbliche. È assurdo pensarlo, è deprimente scriverlo, è vergognoso ribadirlo a voce. Non lo diciamo noi del Nuovo Germoglio, ma l’articolo 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Restiamo disarmati – si legge ancora nella nota - anche davanti al silenzio assordante della maggioranza “rinnovatrice”. Sorprende che molti consiglieri della maggioranza, che si professano cattolici, tanto da essere impegnati in attività parrocchiali, non abbiano sentito il bisogno di dissociarsi. Eppure anche le parole di Papa Francesco al riguardo sono chiare, contro le parole d’odio e gli atteggiamenti razzisti. Restiamo in urgente attesa di sapere se anche il Sindaco si riconosca o no nelle gravi affermazioni del suo assessore. Restiamo altresì in attesa di conoscere se anche l’assessore all’istruzione pubblica e alle politiche sociali, nonché in prima linea per le attività di volontariato, si riconosca o no nelle parole del suo collega. Le loro risposte sono doverose. Se non dovessero essere sufficienti, meditiamo successive azioni consiliari». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico