Morrovalle, secondo blitz dei carabinieri: lavoratori a contatto con prodotti chimici ancora senza areazione, scatta il sequestro dell'azienda

Sicurezza e salute, accertate carenze, sequestrata un’azienda di Morrovalle
MORROVALLE Lavoratori trovati ad operare senza impianto di aerazione nonostante la costante esposizione a prodotti chimici: azienda sequestrata. Dopo il primo blitz del Nucleo...

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MORROVALLE Lavoratori trovati ad operare senza impianto di aerazione nonostante la costante esposizione a prodotti chimici: azienda sequestrata. Dopo il primo blitz del Nucleo ispettorato del lavoro che aveva portato alla sospensione dell’attività, i titolari dell’azienda avevano continuato ad operare, entrambi sono stati denunciati. 


L’articolata indagine del Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Macerata guidato dal maresciallo capo Martino Danilo Di Biase risale a maggio scorso quando i militari hanno monitorato un’azienda di Morrovalle che opera nel settore del manifatturiero e che, nello specifico, si occupa di verniciatura e spazzolatura di componenti di calzature. 

Quando i carabinieri hanno effettuato il primo sopralluogo hanno trovato criticità relative alle gravi condizioni di salute e sicurezza a cui erano esposti i dipendenti. Il monitoraggio dell’azienda, infatti, ha fatto desumere un probabile impiego di manodopera (quindici lavoratori identificati, la maggior parte stranieri, tutti con regolare contratto di lavoro) impiegata senza alcuna tutela in materia di salute e sicurezza, dunque in presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. All’esito del primo accesso ispettivo dunque è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione delle prescrizioni amministrative e penali contestate. L’azienda avrebbe dunque dovuto pagare le sanzioni amministrative e mettere a norma l’attività prima di poter riprendere i lavori ma i titolari non avrebbero fatto né l’una né l’altra cosa.

Ulteriore controllo

Così quando dopo circa una settimana i carabinieri del Nil sono tornati per effettuare un ulteriore controllo hanno accertato che l’attività lavorativa stava proseguendo nelle stesse condizioni del primo accesso. A quel punto, considerato il permanere delle violazioni già contestate e delle ulteriori emerse, in accordo con la Procura di Macerata che concordava con le risultanze investigative, i militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell’azienda del valore di circa 300.000 euro. I due titolari, invece, sono stati deferiti in stato di libertà per le gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro dal momento che non era stato rispettato il provvedimento di sospensione. Pertanto i datori di lavoro avevano continuato a far lavorare i propri dipendenti nonostante non fosse stato designato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, non fosse stato nominato il medico competente, non fossero stati consegnati ai lavoratori i previsti dispositivi di protezione individuale, non fossero stati sottoposti a sorveglianza sanitaria e risultassero privi di formazione e informazione. L’aspetto gravissimo rilevato dai militari è che i lavoratori operavano senza impianto di aerazione nonostante risultasse la costante esposizione a prodotti chimici. Il Comando carabinieri per la tutela del lavoro e il Comando provinciale di Macerata in sinergia con l’Ispettorato territoriale del lavoro di Macerata, continueranno ad effettuare controlli per tutelare i lavoratori.

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Corriere Adriatico