MONTELUPONE - Un debito di 3mila euro, somma utilizzata principalmente per comprare droga. Secondo il pm Marco Pucilli è questo il movente che avrebbe spinto il 24enne...
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Il loro viaggio si era fermato con la furia esplosa dal 24enne. Una rabbia covata, secondo la procura, proprio per un debito maturato con Pinciaroli, che l’aveva aiutato prestandogli soldi non immaginandosi che li avrebbe spesi per la droga. Quella che potrebbe essere la causa scatenante del delitto, mai del tutto chiarita in questi mesi di indagini, è emersa ieri mattina nell’ambito del processo che vede imputato Andreucci, dallo scorso maggio recluso a Montacuto, per omicidio volontario premeditato e calunnia, dato che inizialmente aveva attribuito l’omicidio a un abruzzese estraneo ai fatti. Per lui, al termine della requisitoria, il pm ha chiesto una condanna a 18 anni di reclusione per entrambi i capi d’accusa, considerando il rito abbreviato chiesto dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Massimino Luzi e Vittorio Palamenghi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico