Ex Palazzo Forti a Mogliano, inizia il recupero. Stanziata la prima tranche di fondi

Ex Palazzo Forti a Mogliano, inizia il recupero. Stanziata la prima tranche di fondi
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MOGLIANO-  Un tassello dopo l’altro compone, di giorno in giorno, la ricostruzione delle opere pubbliche nel cratere sismisco. Dopo la notizia dei lavori per il municipio di Treia, arriva quella per il palazzo municipale di Mogliano. Stanziati i primi 662mila euro per il recupero e miglioramento sismico dell’ex Palazzo Forti, il municipio di Mogliano appunto. Si tratta del trasferimento firmato dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, destinato a coprire il primo 20% per il totale del contributo assegnato.

 

Circa due milioni di euro nell’ambito dell’Ordinanza speciale per gli interventi di Mogliano, Montelparo e Castelraimondo, che in totale programma interventi per 11,9 milioni di euro. 

L'edificio è attualmente inagibile a causa del terremoto, il primo e il secondo piano hanno subito i danni più significativi. Il progetto di recupero prevede la riparazione dei danni, il consolidamento strutturale, la riorganizzazione degli spazi interni per una migliore fruibilità, l'eliminazione delle barriere architettoniche, il restauro degli affreschi e dei decori originali, nonché l'aggiornamento degli impianti secondo le normative vigenti. L'edificio, situato nella centralissima via Roma, è un'imponente struttura che si sviluppa su cinque piani, tre dei quali emergono al di sopra del livello stradale, mentre gli altri due si estendono sotto, con accesso anche da via Carelli. 



Le sue origini sono stimate tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, e nel corso del '700 è stato oggetto di varie opere di ristrutturazione. «I municipi dei nostri borghi sono simboli delle istituzioni locali ma anche palazzi storici dal grande valore artistico e identitario - dichiara il commissario Castelli -. I lavori che stiamo portando avanti in tutto il cratere riguardano la sicurezza e la tutela di questi edifici, così da restituirli alla piena funzionalità in tempi rapidi. Il piano di ricostruzione pubblica delle Marche, anche grazie alla collaborazione con il presidente Francesco Acquaroli e con l’Ufficio speciale ricostruzione, procede secondo i tempi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico