Maltratta la moglie per 18 anni, condannato un 56enne

Maltratta la moglie per 18 anni, condannato un 56enne albanese
MACERATA - Accusato di maltrattamenti in famiglia - che secondo la Procura si sono protratti per 18 anni - lesioni personali e minacce, condannato a due anni e sei mesi di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MACERATA - Accusato di maltrattamenti in famiglia - che secondo la Procura si sono protratti per 18 anni - lesioni personali e minacce, condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Si è chiuso così il processo a carico di un albanese di 56 anni residente nell’entroterra maceratese. Il giudice, Francesca Preziosi, ha anche deciso il risarcimento di cinquemila euro nei confronti della parte civile, tutelata dall’avvocato Claudio Cegna. 


 

Secondo la ricostruzione accusatoria – sostenuta in aula dal pubblico ministero Francesca D’Arienzo - i maltrattamenti sarebbero iniziati nel 1998 e proseguiti fino al 2016. La vittima, una albanese di 44 anni, ha raccontato di comportamenti umilianti e offensivi con percosse, in almeno due occasioni, schiaffi e oggetti lanciati in viso, tanto da indurre la donna a interrompere la convivenza mediante la separazione. Ma questo non sarebbe bastato a porre fine ai soprusi. L’uomo è accusato anche di lesioni personali, poiché nell’estate del 2016 avrebbe cagionato alla moglie un trauma contusivo all’emicostato destro, giudicato guaribile in 15 giorni, in quanto, non volendo accettare l’intenzione della moglie di separarsi da lui, le avrebbe storto il braccio e, sbattendola prima contro il muro poi contro il divano, avrebbe iniziato a colpirla con dei pugni su tutto il corpo. 

Le avrebbe poi strappato i vestiti e, con quelli, tentato di strangolarla, per poi colpirla con un mattarello in legno e, una volta a terra, con calci e pugni, strappandole i capelli da dietro. Sempre nello stesso periodo, il 56enne avrebbe minacciato gravemente la moglie convivente, affermando durante una comunicazione telefonica con i genitori di lei, che l’avrebbe «rispedita in bara». 


La donna sarebbe anche stata minacciata di morte qualora si fosse recata dai carabinieri a denunciare il marito. In un altro episodio, inoltre, rivolgendosi alla moglie, il 56enne le avrebbe detto «Ti sbatto fuori in mezzo a una strada» e «ti farò un danno fisico irreparabile». L’imputato è difeso dagli avvocati Luca Pascucci e Piero Montecchiari.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico