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CAMERINO - Unicam prima della classe, tra gli atenei d’Italia, si aggiudica 141 milioni di euro di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, facendo il pieno di punti: 138 su 140 totali, il numero più alto a livello nazionale.
Il punteggio è stato ottenuto grazie a un innovativo progetto di ricerca sulla fisica quantistica, il “National quantum science and technology institute” che vede l’ateneo camerte coordinare altri 19 partner importanti, tra centri, enti di ricerca ed atenei. A selezionare i progetti è stato il ministero dell’Università e della ricerca che ha messo sul piatto 1 miliardo e 610 milioni di euro. Saranno coinvolti 329 ricercatori, altri ne saranno assunti nel corso del triennio di svolgimento.
Il risultato
«Oggi è una giornata meravigliosa - ha detto entusiasta il rettore Unicam Claudio Pettinari - è un risultato significativo nel settore della ricerca che fa da traino a tutto il sistema universitario, è stato riconosciuto il valore di quanto si fa in questo ateneo dal punto di vista dell’importanza della ricerca.
Il rapporto con il territorio
Entusiasta anche il prorettore Graziano Leoni: «Tutta la squadra ha portato a casa un grande risultato, è un risultato eccezionale che andrà sviluppato nei prossimi anni, stiamo raccogliendo i frutti di un intenso rapporto con il territorio, che è stato fondamentale per dare fiducia all’università stessa. I fondi del Pnrr offrono anche l’opportunità di creare un’altra realtà importante, un centro di ricerca sulla ricostruzione, che metterà di nuovo Camerino al centro dell’attenzione dell’Italia in questo settore». Sono numerose le applicazioni delle tecnologie quantistiche, illustrate dal direttore della scuola di scienze e tecnologie David Vitali, che vanno dallo studio dei nuovi materiali, reti di distribuzione, le comunicazioni criptate, nuove molecole da utilizzare in campo biologico, sensori per cercare l’acqua, tra le altre cose. Il pro rettore alla didattica Luciano Barboni ha sottolineato le grandi opportunità didattiche che saranno accessibili agli studenti di fisica. Il direttore generale Andrea Braschi ha espresso la propria soddisfazione: «E’ un momento di grandissimo orgoglio, siamo arrivati a questo traguardo con le nostre strutture interne, ma vista la dimensione ed il numero di partner coinvolti nel progetto stiamo pensando ad una struttura ad hoc che sia in grado di gestire la fase di transizione, con risorse dedicate».
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Corriere Adriatico