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MACERATA - Cassa integrazione, drastico calo nel 2021 delle ore autorizzate, ma, in complesso, l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale è ancora molto pesante. A fare il punto sull’utilizzo della Cig nelle aziende della provincia di Macerata è il segretario generale della Cgil, Daniel Taddei.
«Nella provincia di Macerata, nel 2021, sono state richieste e autorizzate complessivamente 13,5 milioni di ore di Cassa integrazione, tra ordinaria, straordinaria e in deroga.
Cifre ancora molto alte di Cassa integrazione, dunque, per il tessuto produttivo maceratese. Analizzando i numeri, il dato delle ore complessive si attesta a 13.595.930 ore di Cig, di cui 9.508.592 ore di ordinaria, 892.630 ore di straordinaria, suddivisa in 811.923 per riorganizzazioni e crisi e 80.707 per solidarietà, e 3.194.708 ore di Cassa in deroga. Se si confronta il monte ore totale del 2021 con quello del 2020, quando le ore richieste e autorizzate furono 21.018.939 ore, si nota un netto calo, ma a guardare il 2019, con 1.237.267 ore erogate, si capisce che le cifre del 2021 sono ancora molto alte.
«Se già prima del Covid – spiega Taddei - il sistema economico provinciale presentava forti elementi di crisi, con il perdurare dell’emergenza pandemica, da quasi due anni, sono troppe le aziende in difficoltà. Nel 2021 è stato ancora elevatissimo il ricorso agli ammortizzatori sociali e ciò rappresenta un elevato rischio di perdita di posti di lavoro, se non avverrà una ripresa delle attività economiche e produttive e in mancanza di un sistema di tutele complessive, adeguato alla complessità del mondo del lavoro. La situazione è davvero preoccupante, considerando anche i livelli di lavoro precario, di disoccupazione e di crescente illegalità. L’opportunità – conclude Taddei - di utilizzare le risorse del Pnrr è unica, ma in assenza di una strategia territoriale e di una progettualità futura, rischia di andare perduta, con ripercussioni pesantissime per il futuro del nostro Territorio, già piegato dal sisma del 2016».
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Corriere Adriatico