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MACERATA «La discoteca abusiva a Piediripa? Qual è la differenza con tutte quelle che spuntano sulla costa d’estate?». Ad accendere i riflettori su un fenomeno che da tempo crea indignazione tra i gestori dei locali in regola della provincia è Aldo Ascani, figura di spicco nel mondo dei locali notturni e dell’intrattenimento, la cui famiglia gestisce a Civitanova, in compagini societarie diverse, Shada, Brahma, Cala Maretto e La Serra.
«Da 45 anni gestiamo locali nella massima regolarità e siamo spesso i primi a essere tenuti sott’occhio - dice -. D’altronde, se si vogliono fare i controlli sul by night, si va nei locali regolari. Quelli abusivi purtroppo sono sempre esistiti, già dagli anni ‘80. Il plauso va alle forze dell’ordine che hanno scoperto il locale di Piediripa e ci auguriamo che i controlli su questo fronte continuino».
La burocrazia
Ascani evidenzia, infatti, come sia sempre più impegnativo gestire un locale seguendo tutte le normative.
La riflessione
Poi una riflessione sul pubblico, nel contesto che vede da una parte locali in regola e dall’altra gli abusivi: «È chiaro che i fruitori non pensino a scegliere in base alle licenze. Il pubblico va ovunque, ma deve essere consapevole che andare in una attività abusiva ne va della propria sicurezza. Un locale abusivo può non essere in regola per le vie di fuga, per l’illuminazione inadeguata, per le porte e gli spazi. Non dimentichiamo che si sono verificati anche gravi fatti di cronaca che hanno visto coinvolte strutture vecchie e non rinnovate. Poi a pagarne le conseguenze sono in primis gli ospiti, ma anche i locali che hanno sempre lavorato in regola. Ben vengano i controlli per porre un freno al mondo dell’abusivismo».
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Corriere Adriatico