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MACERATA - Una pioggia di fondi sul cratere sismico segna il punto di ri-partenza delle terre colpite dal terremoto del 2016. Nelle Marche sono in arrivo i primi 63 milioni per l’attuazione del Piano Nazionale Complementare Sisma. E di questi oltre 32 arriveranno in provincia di Macerata. Si tratta dell’anticipo del 30% del totale finanziabile, che è di circa 213 milioni per tutta la regione.
I progetti
L’ufficio speciale della ricostruzione, dopo aver validato a tempo di record i 276 progetti presentati dai Comuni del cratere marchigiano, rispettando la scadenza dello scorso 30 giugno, si appresta a trasferire la somma a tutti i responsabili degli interventi. Era stata una vera e propria corsa contro il tempo quella dei Comuni per presentare i progetti entro la data utile a rientrare nel finanziamento e altrettanto dovranno impegnarsi ad appaltare i lavori e rispettare il cronoprogramma così da ottenere successivamente il saldo. La somma si riversa in maniera importante sui territori terremotati e servirà per mettere a terra gli interventi relativi alle cinque sub misure del piano: rifunzionalizzazione degli edifici; rigenerazione urbana; progetti per la conservazione e la fruizione dei beni culturali; percorsi e cammini, impianti sportivi e strade comunali. «Si tratta di ossigeno per i Comuni interessati che hanno lavorato e anticipato risorse per raggiungere un risultano che non era scontato - il commento dell’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli -. Un esemplare lavoro sinergico tra struttura commissariale, amministrazioni comunali e ufficio sisma regionale, il cui apporto si è rivelato fondamentale in ogni passaggio grazie a un imponente lavoro amministrativo. Con questo primo anticipo del 30% diamo dunque il via all’iter progettuale ed alla prima fase dei lavori approvati, destinati a restituire identità e al tempo stesso arricchire l’appeal del nostro entroterra».
La distribuzione
Dall’analisi dell’attribuzione dei fondi ottenuti in provincia, gli oltre 42 milioni complessivi sono così distribuiti: per la rifunzionalizzazione degli edifici si prevede un acconto totale di 8.594.070 euro; per la rigenerazione urbana 12.835.654,44; per i progetti di conversione e fruizione dei beni culturali 3 milioni; per percorsi, cammini e impianti sportivi 4.409.700; e per le strade comunali 3.956.095.
Sassotetto
Tra questi il più corposo è quello del comprensorio sciistico di Sassotetto, 6,1 milioni. «A seguito delle varie denunce - dice Castelli -, struttura commissariale e Suam regionale hanno condiviso la necessità di coadiuvare il Comune per definire le procedure di gara da adottare. Si sta facendo questo lavoro e la cosa ha determinato un ritardo». Rassicura pure il sindaco Luca Piergentili. «Nessuno stop al progetto. Lo abbiamo solo rimodulato e presentato in linea con quanto ci era stato chiesto. Ora aspettiamo l’ok della struttura commissariale ma siamo tranquillissimi di poter proseguire». Attendono anche la rigenerazione di piazza Umberto I a Belforte del Chienti (1,1 milioni) e la seggiovia a Pintura di Bolognola (2 milioni).
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Corriere Adriatico