A Lampedusa è maggiorenne, a Macerata diventa minore: straniero affidato al Comune

Il Comune di Macerata
MACERATA - Cambiano i tempi e, fortunatamente, si ridimensionano anche i numeri che pure hanno un qualche impatto sulle finanze comunali. Determine come quella appena apparsa...

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MACERATA - Cambiano i tempi e, fortunatamente, si ridimensionano anche i numeri che pure hanno un qualche impatto sulle finanze comunali. Determine come quella appena apparsa all’albo pretorio del Comune di Macerata sono molto più sporadiche rispetto a pochi anni fa, eppure appunto hanno sempre un peso, anche economico. La storia è quella di un “sedicente” (così viene definito) minore non accompagnato. La persona in questione sbarca - non molto tempo fa - nel porto di Lampedusa, viene accolto, controllato, ospitato. Il protocollo, tra le varie altre cose, prevede che si faccia una scheda con le dichiarazioni dell’immigrato. L’extracomunitario dice di essere un maggiorenne afgano. Bene, viene smistato ed arriva - per giri non meglio identificabili nella determina - a Macerata. Anche qui viene accolto ed anche in questo caso si compila una scheda, giusto per non farsi mancare nulla anche dal punto di vista della burocrazia. Solo che a una delle domande di rito l’immigrato in questione risponde diversamente da quanto fatto prima e dice di essere minorenne. Nel viaggio, chissà come e perché, ha cambiato idea sulla sua età. Diventa così un minore non accompagnato con obbligo, da parte del Comune di arrivo (Macerata) di accoglienza ed affidamento a una comunità. La spesa non è indicata nell’atto che, come si diceva, è pubblicato all’albo pretorio del Comune di Macerata ma mediamente - secondo l’indicazione data da un amministratore- si parla di 36mila euro all’anno.
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Corriere Adriatico