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MACERATA Una passeggiata classica: quella intorno alle mura del centro storico. Tre situazioni critiche: i Cancelli, lo Sferisterio e via Trento. Non è un percorso così scontato se hai con te un passeggino o se sei una persona in carrozzina. Le barriere architettoniche non mancano di certo e al di là della lodevole volontà di fare sempre meglio, anche Macerata è piuttosto indietro su questo fronte. Prima zona rossa: lo Sferisterio. Per chi arriva da viale Trieste o corso Cairoli non è così semplice immettersi nel camminamento di viale Diomede Pantaleoni.
L’attraversamento
Se si arriva dal secondo, tenendo il lato destro della strada, si trova l’attraversamento pedonale che collega il marciapiede di via Maffeo Pantaleoni con quello sovrastante di viale Diomede Pantaleoni. Ottimo se si è pedoni senza ulteriori intralci, molto meno se si ha un passeggino o una carrozzina, visto che ci sono una decina di scalini da salire e nessuna rampa a dare una mano. Se invece si sceglie di percorrere il lato dello Sferisterio ci si trova a dover passare lungo la sottile (e dissestata) striscia di asfalto che costeggia gli ingressi dell’arena, dove non è raro trovare auto parcheggiate in divieto di sosta.
Il marciapiede
A quel punto non si può far altro che aggirarle buttandosi in strada, con tutti i rischi del caso, per trovare poi l’attraversamento pedonale che porta sull’altro lato della strada, quello dove c’è il marciapiede, solo alcune centinaia di metri più avanti, in corrispondenza dell’Asilo Ricci.
Il lato
Sul lato destro, superato il tratto iniziale in cui si devono schivare le auto parcheggiate di traverso, si arriva al marciapiede che costeggia l’ampio parcheggio che fronteggia le palazzine dove trovano posto negozi e appartamenti: tutto molto pratico, a parte che per saltare dal parcheggio al marciapiede si è costretti a passare in mezzo ai cassonetti dell’immondizia. Una volta terminato il camminamento sul lato destro, poi, si è obbligati ad attraversare per saltare su quello sinistro, ma la discesa dal marciapiede non ha uno scivolo e il passaggio sul lato opposto della carreggiata è un terno al lotto, tra auto in sosta selvaggia e avvallamenti di ogni tipo. Girato l’angolo si entra in corso Cavour e da qui rieccoci davanti ai Cancelli: toglietevi dalla testa di entrare in centro storico anche da qua a meno che non siate dei temerari, visto che l’unico modo per attraversare in sicurezza sono i sottopassi pedonali, sprovvisti di qualsiasi rampa o ascensore per passeggini e carrozzine. Proprio questi ultimi, però, sono la grande novità alla quale sta lavorando l’assessore Andrea Marchiori.
La novità
«A maggio partirà il cantiere per dotare il sottopasso Garibaldi di due ascensori e altrettante rampe, in modo che genitori con passeggini e disabili non avranno più difficoltà nell’usarlo – spiega il titolare della delega ai lavori pubblici – i lavori sono già appaltati, ci vorrà un po’ di tempo, pensiamo all’incirca un anno, perché non vogliamo chiudere del tutto il tunnel, ma si procederà per stralci. Con l’occasione faremo anche un restyling a livello estetico con il rifacimento dell’illuminazione e della pavimentazione: sarà un sottopasso-salotto. Per l’area dello Sferisterio rifaremo il marciapiede sul lato opposto all’arena, mentre la questione di via Trento è più complessa. Lì c’è stata una lottizzazione di fatto completata a metà e con essa i passaggi pedonali. Riprendere l’operazione è complesso, ci avevamo provato candidando una nostra idea progettuale per la rigenerazione urbana: non era stata finanziata ma non era stata dichiarata inammissibile. Per cui se si apriranno possibilità ci faremo trovare pronti: ci stiamo lavorando molto intensamente negli ultimi mesi».
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Corriere Adriatico