Residenti di via Roma esausti dopo l’ultimo Far West, in un anno tre guerriglie tra egiziani a Macerata: «Superato il limite, vanno fermati»

Residenti di via Roma esausti dopo l’ultimo Far West, in un anno tre guerriglie tra egiziani «Superato il limite, vanno fermati»
MACERATA Faide e guerriglie tra gruppi di egiziani. È un’escalation preoccupante. In un anno si sono verificati tre Far West, uno a Mogliano e due a Macerata....

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MACERATA Faide e guerriglie tra gruppi di egiziani. È un’escalation preoccupante. In un anno si sono verificati tre Far West, uno a Mogliano e due a Macerata. L’ultimo episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi in via Roma, dove una ventina di giovani si sono affrontati con spranghe e bastoni sotto gli occhi dei residenti terrorizzati. Alcune delle persone coinvolte sarebbero le stesse che si erano già affrontate il 21 agosto dello scorso anno ai giardini Diaz. In quel caso il regolamento di conti, con spranghe e machete, avvenne di pomeriggio e i carabinieri denunciarono sette giovani per rissa, porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere. E a marzo del 2023 a Mogliano si verificò un violento parapiglia con protagonisti 13 egiziani.

 

Le indagini

In tutti e tre i casi a essere coinvolti erano state persone operanti nel settore dell’edilizia e il movente sarebbe sempre lo stesso: la concorrenza per i lavori da effettuare in alcuni cantieri della provincia. «Non se ne può più, debbono essere fermati. È stato superato il limite», si sono sfogati alcuni dei residenti di via Roma che hanno assistito alle scene di violenza. E va detto che i carabinieri, per le maxi risse di Mogliano e dei giardini Diaz, hanno denunciato a piede libero tutti i responsabili grazie a indagini certosine. Ma vista la non gravità delle lesioni riportate dagli egiziani rimasti feriti, non ci sono stati gli estremi per far scattare gli arresti. E ora sono in corso le indagini sul Far West dello scorso fine settimana, che hanno già permesso di identificare una decina di persone, alcune delle quali, come detto, risulterebbero coinvolte anche nella guerriglia ai giardini.

 

Il settore

Il settore edile, vista la mole di lavoro legata anche alla ricostruzione, rappresenta in questo momento quello che offre maggiori opportunità agli stranieri che arrivano in Italia. Lo conferma Carlo Resparambia, rappresentante degli edili in Confindustria Macerata: «Abbiamo un osservatorio per le imprese che operano in provincia - dice - e fatti come questi sono sporadici. Si tratta di eventi che non sono legati alle imprese, ma ai lavoratori. Questi ultimi, infatti, potrebbero contendersi il posto di lavoro e non gli appalti. Non vi sono infatti molti stranieri titolari di imprese. Inoltre, soprattutto per la ricostruzione, è il committente a scegliere la ditta di fiducia e non le imprese a preferire un cantiere piuttosto che un altro. Dunque non possono esistere situazioni di questo tipo. Diverso, invece, per lavoratori che cercano un impiego. Ma su questo, purtroppo, è difficile intervenire. Si sta verificando, più di prima e in tanti cantieri, la presenza di manodopera da fuori, sia dell’Est che dall’Egitto o di altre nazionalità. Tramite l’osservatorio abbiamo infatti registrato l’incremento in Cassa edile della presenza di lavoratori stranieri come maestranze delle imprese regolari e iscritte».

 

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Corriere Adriatico