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MACERATA Una notte di violenza. Un vero e proprio Far West in mezzo alla strada: una ventina di persone si sono affrontate con spranghe e bastoni sotto gli occhi dei residenti terrorizzati, che si sono affacciati alle finestre dopo aver sentito le urla. Uno choc per chi vive in via Roma, teatro di quello che, stando a quanto emerso dalle prime indagini, si tratterebbe - ancora una volta - di un regolamento di conti tra egiziani.
Il motivo? Ruggini legate alla concorrenza per i lavori da effettuare in alcuni cantieri della provincia. E c’è di più. Alcune delle persone coinvolte sarebbero le stesse che si erano già affrontate il 21 agosto dello scorso anno ai giardini Diaz. In quel caso la faida tra muratori, con spranghe e machete, avvenne di pomeriggio e i carabinieri denunciarono sette giovani per rissa e porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere. Un fatto di cronaca che in città suscitò grande allarme, tant’è che il sindaco Sandro Parcaroli chiese un incontro all’allora prefetto Flavio Ferdani per chiedere un potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine.
La ricostruzione
Nella notte tra sabato e domenica, intorno all’una, è andato in scena il bis.
Gli accertamenti
Una decina di persone sono già state identificate ma le indagini, condotte dai militari dell’Arma, proseguono per delineare tutti i contorni dell’accaduto. Gli investigatori hanno raccolto diverse testimonianze e stanno analizzando sia i filmati delle spycam che i video effettuati con i cellulari da diversi cittadini. Hanno visto persone picchiarsi con bastoni, spranghe e oggetti metallici. Un regolamento di conti di pochi minuti, con il fuggi fuggi all’arrivo delle forze dell’ordine. Alcuni egiziani sono stati bloccati e portati in caserma.
L’escalation
Non c’è solo il precedente dei giardini Diaz. Un altro episodio simile era avvenuto il 17 marzo dell’anno scorso a Mogliano, quando sì verificò un parapiglia con protagonisti 13 egiziani impiegati nel settore dell’edilizia. Una rissa, anche in quel caso, frutto di un’accesa concorrenza per la gestione delle aree di lavoro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico