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Una cifra certamente in discesa rispetto agli anni scorsi ma certamente ancora importante anche alla luce del fatto che il capoluogo ha sì subito danni alle proprie strutture abitative ma in maniera assai minore per entità se rapportato a quanto avvenuto in altri centri. «Le erogazioni del Cas sono comunque in diminuzione rispetto agli ultimi anni –afferma l’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi- è una diminuzione graduale ma costante, segno che la ricostruzione inizia a mostrare i suoi effetti anche sulla nostra città, pur permanendo un numero di persone che sono coinvolte da questi sostegni fino a quando non potranno rientrare nelle proprie abitazioni.
Via Pantaleoni
Una delle zone, al di fuori delle mura urbane, che sarà toccata da una profonda ricostruzione urbanistica è via Maffeo Pantaleoni, dove ci sono ben tre condomini che dovranno essere demoliti e ricostruiti, i cosiddetti “palazzi de Lattà”, con un primo intervento del Comune per il consolidamento della strada prima di demolire gli edifici che vi insistono. «Una parte dei progetti sono già stati completati per quanto riguarda la conformità urbanistica -prosegue l’assessore Iommi - c’è ancora un condominio che deve completare questa fase progettuale e siamo in attesa dell’ordinanza speciale per la partecipazione della parte pubblica a sostegno di quella privata. Parlo della paratia di contenimento di via Pantaleoni che in parte sarà finanziata dall’Usr e in parte autonomamente con altri fondi e bonus edilizi gli stessi proprietari delle abitazioni. Dei tre condomini uno potrebbe iniziare già i lavori, gli altri due stanno completando gli iter necessari per dare il via alla ristrutturazione».
«Va ricordato anche come la disponibilità di imprese e degli stessi materiali edili rappresentino comunque ostacoli che in qualche modo rallentano la ricostruzione - prosegue Iommi -. C’è pure da dire che, soprattutto in centro storico, il carico dei cantieri aperti è già ragguardevole e difficilmente si potrà incrementare di molto perché gli spazi sono quelli che sono, ci sono le esigenze dei residenti per viabilità e sosta, presto partiranno anche i lavori della Provincia al Provveditorato, per cui anche la presenza dei cantieri dovrà essere diluita nel tempo per evitare ripercussioni sull’agibilità della parte antica della città». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico