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MACERATA Invia al padre di una ragazzina video erotici della figlia chiedendo 500 euro per evitare che quei filmati venissero pubblicati, 18enne accusato di diffusione di immagini o video sessualmente espliciti e tentata estorsione. I fatti contestati al giovane (attualmente detenuto nel carcere di Montacuto ad Ancona) sarebbero avvenuti a ottobre dello scorso anno in un comune della provincia di Macerata. Imputato e vittima si conoscevano perché più o meno coetanei.
La ricostruzione
All’epoca, secondo la ricostruzione accusatoria (il fascicolo è del pubblico ministero Rosanna Buccini), il giovane avrebbe realizzato video erotici della ragazzina poi avrebbe contattato su Whatsapp il padre della giovanissima chiedendogli il pagamento di 500 euro per evitare che venissero pubblicati foto e video raffigurati la figlia senza vestiti o in atteggiamenti erotici.
Ieri si sarebbe dovuto aprire il processo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Macerata Domenico Potetti e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo, ma il difensore dell’imputato, l’avvocato Giancarlo Giulianelli, ha aderito allo sciopero nazionale indetto per la giornata di ieri dalle Camere penali (per il numero dei suicidi in carcere, ndr) astenendosi dall’udienza. Il procedimento è stato quindi rinviato al prossimo 6 maggio quando saranno sentiti tutti i testimoni. La vittima è tutelata dall’avvocato Sara Scalpelli.
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Corriere Adriatico