MACERATA - «La legge regionale delle Marche contro la ludopatia è una soluzione adeguata ai rischi di compulsività». A scriverlo è il...
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«Il metodo del distanziometro rappresenta, a tutt’oggi uno degli strumenti cui è affidata la tutela di fasce della popolazione particolarmente esposte al rischio di dipendenza da gioco», si legge. La facoltà degli enti locali di regolamentare su distanze e orari di gioco è stata confermata più volte anche dalla Corte Costituzionale.
In ogni caso, continuano i giudici, l’individuazione dei luoghi sensibili nelle Marche non è stata così generalizzata e “severa” come in altre regioni, «sicché non può sostenersi che lo spazio per l’autorizzazione di sale gioco sia particolarmente ridotto nella Regione per il fatto che sia stata adottata la distanza minima di 500 metri». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico