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«Stiamo andando abbastanza bene - dice Luca Giustozzi, presidente di Federalberghi Marche e titolare del Cosmopolitan di Civitanova, Villa Giustozzi di Pollenza e dell’Hotel Recina a Montecassiano -.
La richiesta
Per quanto riguarda il periodo in cui c’è maggiore richiesta è lo stesso per tutte le strutture: «Fino alla domenica dopo Ferragosto abbiamo prenotazioni, poi c’è un calo». Dello stesso parere anche Simone Iualè, rappresentante degli albergatori e titolare dell’hotel La rosa dei venti di Monte San Giusto: «Fino al 20 agosto i numeri sono in linea con lo scorso anno, poi non si sa ancora. Prematuro dire che ci sia un calo, sicuramente una variazione c’è, ma legata al pre Covid, nel senso che l’italiano che ha sempre preferito e continua a preferire la meta estera, ora parte e non sceglie l’Italia. Si tratta poi di una stagione che, anche per agosto, è più mordi e fuggi, con una prenotazione abbastanza sotto data. In questo sicuramente incide il meteo, ma anche il caro vita. In linea di massima il trend è quello dell’anno scorso». Lieve flessione, ma comunque con dati positivi, anche secondo Eugenio Gallo dell’Hotel Life e Hotel Enzo a Porto Recanati.
La leggere flessione
«Stiamo riempiendo, non ci lamentiamo, nonostante la leggera flessione. Sicuramente il ritorno alla scelta dei mercati esteri per le vacanze ha inciso. Comunque anche noi lavoriamo con gli stranieri: qualche austriaco, svizzero, olandese, francese. Stiamo facendo i numeri pre Covid». Parla di calo anche Emanuela Leli, presidente Cna Turismo, titolare di una struttura a Bolognola e gestore della spiaggia del lago di Fiastra. «La montagna ha registrato un grande calo quest’anno, siamo tornati all’era pre Covid. Il lago invece è in controtendenza e conta tanti stranieri. Ora dovremmo anche analizzare i nostri punti di debolezza e cercare di colmarli, soprattutto sul punto di vista dell’accoglienza. Bisogna dire però che in questo momento di difficoltà economiche per una famiglia è diventato difficile anche solo trascorrere una giornata in montagna. Per il futuro, puntando sul mercato estero bisogna migliorare l’offerta ricettiva».
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