Pamela, indagini sui presunti complici, oggi il caso finisce davanti al giudice. La famiglia dice no all'archiviazione

Pamela Mastropietro
MACERATA - Omicidio di Pamela Mastropietro, oggi l’udienza davanti al Gip Claudio Bonifazi sui presunti complici di Innocent Oseghale nell’omicidio di Pamela...

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MACERATA - Omicidio di Pamela Mastropietro, oggi l’udienza davanti al Gip Claudio Bonifazi sui presunti complici di Innocent Oseghale nell’omicidio di Pamela Mastropietro: la Procura generale ha chiesto l’archiviazione, i parenti della 18enne uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio del 2018 in via Spalato hanno presentato opposizione. I due indagati sono due gambiani di 23 e 27 anni difesi dall’avvocato Federica Nardi.

 

 
L’indagine, la terza nei confronti dei presunti complici del nigeriano (le altre due si sono concluse con l’archiviazione degli indagati), fu avviata all’epoca dalla Procura di Macerata a carico di ignoti. Il 3 settembre 2020 l’allora Pg Sergio Sottani avocò a sé il fascicolo aggiornandolo dopo otto mesi, a maggio 2021, con l’iscrizione nel registro degli indagati dei due gambiani e l’ampliamento dei reati ipotizzati a loro carico, non solo il concorso in omicidio, ma anche il vilipendio e l’occultamento di cadavere. Questo avvenne a seguito di una serie di indagini aggiuntive eseguite dai Ros di Ancona. Per quanto riguarda la posizione del 27enne, assiduo frequentatore della casa di Oseghale, era stata ritrovata un’impronta sulla portafinestra del balcone nei cui pressi era stata fatta a pezzi la 18enne. Ai due gambiani gli inquirenti erano arrivati attraverso l’intercettazione di una conversazione in carcere tra i due iniziali coindagati poi scagionati che avrebbero parlato di un aiuto non meglio precisato che Oseghale avrebbe ricevuto da amici gambiani. 


Ma né questa conversazione (fatta quando i due arrestati potevano aver capito di essere intercettati e di cui non avevano più fatto cenno in altre conversazioni né precedenti né successive a quella) né gli altri accertamenti eseguiti hanno portato a raggiungere una prova certa a loro carico, per cui, non emergendo elementi sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio nei confronti dei due la Procura generale aveva chiesto l’archiviazione. I familiari di Pamela tramite l’avvocato Marco Verni hanno presentato opposizione e questa mattina sarà celebrata la discussione del procedimento.

 

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Corriere Adriatico