«Ai campionati di tiro con l’arco palas inaccessibile per i disabili». Scatta subito la polemica

Il sindaco Sandro Parcaroli all'apertura dei campionati italiani di tiro con l'arco
MACERATA - Il tempo di chiudere la prima manifestazione inserita dal Comune nell’ambito del cartellone di “Macerata Città europea dello sport 2022” e...

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MACERATA - Il tempo di chiudere la prima manifestazione inserita dal Comune nell’ambito del cartellone di “Macerata Città europea dello sport 2022” e subito parte la polemica. Al palasport di Fontescodella, nato alcuni decenni fa con pesanti limitazioni agonistiche dovute all’altezza (scarsa) dell’impianto, nello scorso weekend si sono svolti i campionati italiani di Para Archery, presenti anche alcuni olimpionici di Tokyo 2020. Inaugurazione, saluti delle autorità, nessuna difficoltà per quanto concerne l’aspetto tecnico ed agonistico, le gare sono subito entrate nel vivo. 

 

 

Nel vivo sono entrate, poco dopo, anche le polemiche: le critiche e l’imbarazzo si sono palesati quando sono arrivati gli spettatori disabili per assistere ai tiri degli atleti paralimpici. Il palasport di Fontescodella ha delle importanti ed irrisolte barriere architettoniche, iniziando dagli spalti. Così gli spettatori disabili non hanno potuto assistere alle gare di tiro con l’arco sulle gradinate, dall’alto. Nelle partite di volley gli spettatori in carrozzina vengono fatti sistemare a bordo campo, per quelle di tiro con l’arco la soluzione citata non è evidentemente possibile per motivi di sicurezza, al fine di evitare incidenti.

Alla fine la soluzione prospettate dagli organizzatori è stata quella di mettere gli spettatori alle spalle degli atleti, operazione non gradita dagli interessati che hanno espresso il proprio disappunto. Le perplessità sono state prese e rilanciate da alcuni esponenti maceratesi del Partito democratico, l’attuale capogruppo comunale Narciso Ricotta e l’ex assessore comunale allo Spot Alferio Canesin. «La vicenda - rileva per primo Narciso Ricotta - evidenzia scarsa attenzione da parte del Comune, ancora più grave quando si ha la pretesa di essere una Capitale europea dello sport e si parte invece malissimo dimostrando scarsa attenzione alle barriere architettoniche».

Il commento dell’ex assessore comunale allo Sport Alferio Canesin: «Certamente il palasport è una struttura vecchia, ma una manifestazione così non la si doveva organizzare al Fontescodella. A me dispiace per Macerata, ora esposta alle critiche. Quando ero assessore, non ho mai organizzato eventi di questo tipo al Fontescodella, appunto perché ne conoscevo le criticità sul fronte delle barriere architettoniche. Ripeto, mi dispiace per quanti si sono trovati di fronte questa situazione e, da maceratese, per la città». Al momento non si registrano prese di posizioni ufficiali da parte degli organizzatori dell’appuntamento sportivo e da parte dell’amministrazione comunale.

 

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Corriere Adriatico