«La soluzione non è il vaccino ma Gesù». L’omelia di don Gennaro diventa un caso, alcuni fedeli lasciano la chiesa

Don Gennaro De Filippi
MACERATA  -«Non ho assolutamente invitato i fedeli a non vaccinarsi, ho detto piuttosto che bisogna rispettare sia la volontà di chi sceglie di farlo che di chi...

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MACERATA  -«Non ho assolutamente invitato i fedeli a non vaccinarsi, ho detto piuttosto che bisogna rispettare sia la volontà di chi sceglie di farlo che di chi è contrario». Don Gennaro De Filippi, parroco del Sacro Cuore di Macerata, chiarisce così il senso della sua omelia finita nel mirino di alcuni fedeli che l’hanno ritenuta apertamente “No vax”. 

 
Il caso è scoppiato lunedì scorso quando alcuni fedeli, presenti in chiesa durante la messa, si sarebbero sentiti offesi per le parole contro i vaccini pronunciate dal sacerdote e se ne sarebbero andati. «Ho detto che ad ogni cittadino deve essere riconosciuta la libertà di cura - spiega don Gennaro De Filippi - . Il Vangelo dice che “la libertà rende liberi e la menzogna schiavi”. In questo momento stiamo correndo il rischio di vivere sotto una dittatura sanitaria. Non ho detto che non bisogna vaccinarsi, ma che bisogna rispettare la libertà dell’individuo e la sua scelta. Il Vangelo di lunedì scorso parlava delle pie donne che annunciano la resurrezione ai discepoli, mentre i soldati, pagati per dire una bugia, dicono che il corpo di Gesù è stato trafugato. È vero che la menzogna porta ad arricchirsi - dice il parroco - , mentre la verità può impoverire, ma rende liberi. A me piace attualizzare le parole del Vangelo ed in questo caso ho trovato che il tema fosse attinente». 


Il sacerdote chiarisce quindi la sua posizione personale in merito al vaccino: «Da cristiano non posso dire che esso sia la soluzione, ma lo è Gesù. Bisogna credere alla scienza, ma quando è certa: 40mila medici che scelgono di non vaccinarsi possono far sorgere dei dubbi». Questo uno dei motivi per cui il prete 52enne confida che non si vaccinerà: «Non lo farò perché sono stato bene finora - dice - , continuo a pregare il Signore affinché la pandemia svanisca. So che solo lui può toglierci da questa situazione». Nessun dubbio, però, sulla pandemia: «Non ho mai detto che il Covid non esiste. Conosco chi è stato male, ho celebrato funerali di persone morte a causa del virus. Ho sempre rispettato le norme, anche in chiesa, nonostante mi si accusi del contrario. Ma credo che la gente venga alla messa per cercare speranza, perché questo clima di paura non aiuta». Nonostante fosse sua intenzione dare un segnale positivo, al termine della funzione di lunedì alcuni presenti non l’hanno vista allo stesso modo e sono andati in sagrestia per mostrare il proprio disappunto: «Io credo che la funzione vada vissuta integralmente, altrimenti si rischia di fraintendere, tanto che sono stato difeso dalla maggior parte dei fedeli, anche medici, che invece si sono complimentati per la mia omelia».

 

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Corriere Adriatico