MACERATA - Le truffe arrivano per Sms, è allarme “smishing”. Parecchi i casi, un paio proprio negli ultimi giorni, segnalati nel maceratese. A differenza del...
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Alle vittime i messaggi arrivano con un mittente falso e spesso vengono usati nomi di noti siti di vendita online. A fare da esca, nella maggior parte dei casi, è un messaggio che fa riferimento ad un acquisto lasciato in sospeso che deve essere completato.
Una situazione che può capitare davvero, visti e considerati i numeri sempre più alti di chi decide di comprare online: una pratica diffusissima. Oppure questi “messaggi esca” – anche qui, ovviamente, non c’è nulla di vero – vengono inviati, ad esempio, usando il nome di note catene di vendita di elettrodomestici e in generale articoli di elettronica e fanno riferimento alla possibilità di accaparrarsi, a prezzi davvero stracciati e, dunque, vantaggiosi, l’ultimo modello di smartphone. In questo caso è il nome della catena di turno (ovviamente ignara) che fa cadere nel tranello di trovarsi di fronte a qualcosa di vero. Questi i mezzi usati per ingannare. Ma, ovviamente, si tratta di truffe, che possono avere conseguenze serie. Non solo potrebbero fare incappare la vittima di turno nell’errore di inserire dati personali e numeri sensibili, ma anche infettare lo smartphone del malcapitato e dare il via ad abbonamenti a pagamento che nessuno si sognerebbe mai di sottoscrivere. «Ci sono stati segnalati alcuni casi di messaggi telefonici, arrivati usando i nomi di catene di negozi di elettrodomestici o dai siti di vendita e acquisti online più gettonati – ha spiegato Raffaele Daniele, presidente dell’associazione Red, la onlus nata per favorire la consapevolezza nell’uso delle nuove tecnologie –. Sul nostro territorio è un genere di truffa molto diffusa. Tutti, solitamente, si aspettano questo tipo di truffa per e-mail e per telefono sembra meno pericolosa. Solitamente chi apre il messaggio deve poi inserire dati personali. Nel caso di acquisti di smartphone a prezzi stracciati, ad esempio, si deve rispondere anche ad una serie di domande. E, senza rendersene conto, uno si trova abbonato a qualche servizio a pagamento. Ed il danno, in questo caso, è doppio. È capitato che chi ha aperto messaggi di questo genere si è poi trovato a mandarli, senza esserne consapevole, anche agli altri contatti della sua rubrica. Bisogna fare molta attenzione. Nessuno, solitamente, a meno che non si richieda espressamente il servizio, invia Sms di questo tipo ai propri clienti: messaggi come questi, che uno non si aspetta, devono fare insospettire. Nell’ipotesi che uno, anche per errore, apra il messaggio - ha suggerito Raffaele Daniele - dovrà subito fare una scansione anti-virus del cellulare, aggiornare il sistema operativo e cambiare tutte le password che sono state salvate sul telefono».
La situazione
Insomma, occhio allo “smishing”: il phishing che arriva per Sms, una variante dunque della solita posta elettronica “infetta”. Se alle e-mail truffa, ora come ora, si presta forse più attenzione, visti i casi numerosissimi, il messaggio di testo è maggiormente ingannevole. Per evitare di cadere in queste trappole, è buona regola fare attenzione a tutti i messaggi che arrivano sullo smartphone, controllando sempre che il mittente del messaggio sia verificato o comunque attendibile. Le forze dell’oridne stanno monitorando il fenomeno con grande attenzione.
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Corriere Adriatico