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MACERATA - Addio al più grande giocatore che Macerata abbia mai avuto. Si è spento all’ospedale cittadino dove si trovava ricoverato da qualche giorno Giuseppe Brizi, aveva 80 anni più della metà dei quali passati nel calcio prima da giocatore e poi da allenatore. Un fuoriclasse in campo e nella vita.
Distrutto dal dolore il figlio Gianluca che poche settimane, fa in rappresentanza del genitore, aveva partecipato all’intitolazione del campo sportivo di Collevario a Tonino Seri. «Dopo tante battaglie e tante vittorie babbo Pino ha perso l'ultima partita, quella con la vita.
Chiuse la carriera da calciatore sempre nella Maceratese (1976-77) per passare poi a ricoprire il ruolo di allenatore. Sulla panchina della Maceratese sul finire degli anni Settanta ed inizio anni Ottanta vinse prima il campionato di serie D e in C2 conquistò il terzo posto nella Rata targata Pagliari-Morbiducci. In seguito è stato sulle panchine di Sangiustese, Fermana, Lanciano. A ricordarne la figura ex giocatori e dirigenti della Maceratese che hanno avuto modo di apprezzarne le doti umane prima ancora che quelle tecniche e calcistiche. «E’ una notizia terribile -afferma Pino Ciappelloni ex giocatore biancorosso degli anni Sessanta- se ne va il più grande calciatore che Macerata ha espresso ad altissimi livelli». «L'Amministrazione comunale e tutta la città si stringono, in modo commosso e sentito, intorno al dolore di familiari, amici e conoscenti di Pino Brizi. Un maceratese che dallo sport locale è arrivato a toccare la sfera del calcio nazionale giocando con la Fiorentina dal '62 al' 76 e dimostrando, nel campo come nella vita, i veri, solidi e sani valori dello sport» le parole del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
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