MACERATA - Parlano di «pentimento incerto e opportunistico» i giudici della prima Sezione penale della Cassazione che lo scorso luglio hanno dichiarato inammissibile...
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Intanto mentre l’iter giudiziario seguiva il proprio corso l’avvocato Giancarlo Giulianelli aveva chiesto ai giudici competenti la modifica della misura cautelare applicata a Traini in una meno afflittiva, nello specifico i domiciliari con il braccialetto elettronico. Quello che la difesa ha sostenuto in più occasioni e in più sedi, è che il giovane si era pentito di ciò che aveva fatto, aveva preso coscienza di ciò che era accaduto e che, sotto il profilo della pericolosità, era in cura dal giorno del suo arresto, una cura quotidiana che gli avrebbe consentito di riacquistare una serenità che prima non gli era propria. Secondo l’avvocato, infatti, Traini non sarebbe più pericoloso da diverso tempo. «Sostenere oggi che possa commettere un reato della stessa specie di quello per cui si procede – aveva evidenziato Giulianelli già lo scorso aprile in occasione del ricorso al Tribunale del Riesame di Ancona – è un esercizio di puro stile, un pregiudizio».
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Corriere Adriatico