Lavoravano senza stipendio né contributi nei cantieri Sae, sanzioni per 230mila euro

I carabinieri specializzati nella tutela del lavoro
MACERATA - Stipendi e contributi previdenziali non pagati ai lavoratori nei cantieri Sae, contestate sanzioni per 230mila euro. Di recente i carabinieri del Nucleo Ispettorato del...

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MACERATA - Stipendi e contributi previdenziali non pagati ai lavoratori nei cantieri Sae, contestate sanzioni per 230mila euro. Di recente i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata insieme ai colleghi della Compagnia di Camerino, hanno concluso le indagini di polizia amministrativa nei confronti della Europa srl società edile con sede in Melegnano, contestando di non aver pagato 230mila euro tra contributi agli enti previdenziali e retribuzioni ai dipendenti.

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La complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura di Macerata, nasce dalla denuncia di un lavoratore che nel dicembre 2017 si era infortunato all’interno di un cantiere di Ussita, destinato alla costruzione delle Sae (Sistemi abitativi di emergenza). All’operaio fu negata la possibilità di recarsi al pronto soccorso (scattò una denuncia per omissione di soccorso), e da quell’episodio venne fuori lo sfruttamento di altri lavoratori.

A seguito della denuncia, su delega della Procura, i carabinieri (del Nil e territoriale) organizzarono un’importante attività d’indagine avviando nell’immediatezza, a partire da dicembre 2017, un’attività di osservazione e un massiccio monitoraggio in particolare nei confronti di un romeno Gheorghe Carp, risultato occuparsi del reclutamento di manodopera nel suo paese di origine da impiegare all’interno dei cantieri Sae della provincia di Macerata, cantieri, risultati subappaltati alla Europa srl.

L’articolata e complessa indagine fece emergere numerose violazioni dei diritti dei lavoratori: in particolare veniva registrato un via vai di operai edili (tutti di nazionalità romena), ne sono stati identificati 13 che venivano impiegati a partire dalla mattina fino a sera. In base a quanto ricostruito dagli investigatori gli operai venivano impiegati e fatti lavorare in pessime e degradanti condizioni di lavoro caratterizzate da retribuzioni non conformi a quanto effettivamente svolto, senza concedergli il riposo settimanale, con l’effettuazione di giornate lavorative non indicate sul libro unico del lavoro e con giornate lavorate completamente in nero, nonché con l’esecuzione di prestazioni lavorative articolate su sette giorni alla settimana dalle ore 6.30 alle 19.00. Turni massacranti svolti dagli operai che avevano necessità di guadagnare. Tutti i lavoratori, infatti, indigenti e bisognevoli di un rapporto di lavoro, sono risultati immessi a lavoro in nero e successivamente formalmente assunti ma con numerose incongruenze salariali, concesse solo in parte.

Pertanto, il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata a conclusione dell’attività, su richiesta della Procura di Macerata, lo scorso gennaio ha rinviato a giudizio sia il romeno Gheorghe Carp sia Vincenzo Romano, rappresentate legale della Europa srl, ritenuto responsabile di subappalto illecito. A breve, a giugno 2021 ci sarà la prima udienza.



Durante l’attività d’indagine, in occasione di una perquisizione effettuata nella sede legale della società Europa srl, a Melegnano, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno rinvenuto e posto sotto sequestro banconote false, attribuite da una terza persona risultata l’intestataria del contratto di locazione. Il Comando per la Tutela del Lavoro (il più antico reparto speciale dell’Arma, le cui radici risalgono al lontano 1926), presente in provincia con un suo Nucleo inserito presso l’ Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, e il Comando Provinciale di Macerata stanno operando ed opereranno per tutelare il lavoro in tutte le sue forme, reprimendo gli abusi e contrastando lo sfruttamento e il condizionamento del mercato del lavoro.
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Corriere Adriatico