MACERATA - In manette dopo il furto di un cellulare, arresto convalidato via Skype. Le misure disposte per il trattamento dei procedimenti penali a seguito della diffusione...
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L’extracomunitario era con la polizia penitenziaria a Montacuto, mentre avvocato, giudice e pubblico ministero erano in aula in Tribunale a Macerata. Presente anche l’assistente tecnico. Prima dell’udienza il giudice Federico Simonelli ha dato la possibilità all’avvocato Francesca Meschini di parlare da sola con il cliente, poi l’udienza è proseguita con Appiah che vedeva il giudice ma sentiva le voci di tutte le parti e il giudice che vedeva il detenuto. Il ghanese ha risposto alle domande di rito poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per lui il pubblico ministero Francesca D’Arienzo ha chiesto la custodia cautelare in carcere dal momento che è irregolare sul territorio nazionale, non lavora, non ha una dimora e ha un precedente specifico per furto. Il giudice ha convalidato l’arresto e, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ha disposto la misura della detenzione carceraria. L’udienza è stata rinviata al 2 aprile per la celebrazione della direttissima. L’arresto era avvenuto martedì scorso quando Douglas aveva sottratto il cellulare che una studentessa universitaria 24enne aveva in mano. Il furto era avvenuto pochi minuti dopo mezzogiorno lungo viale don Bosco e il giovane ghanese era poi fuggito via. Venne raggiunto nell’immediatezza dagli agenti della polizia locale guidati dal comandante Danilo Doria che lo bloccarono in piazza Pizzarello.
Messo alle strette il giovane aveva reagito tanto che sul posto erano dovuti intervenire un’altra pattuglia della polizia locale e una della polizia di Stato. Arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, era stato condotto in carcere a Montacuto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico