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In questi giorni è in azione una banda in provincia di Macerata.
Gli avvisi dei sindaci
Per fortuna, almeno a Corridonia, nessun colpo è andato a segno. Pochi giorni prima a lanciare l’allarme era stato Mauro Romoli, sindaco di Pollenza: «Ho ricevuto in questo momento dall’Arma dei carabinieri la notizia che si stanno perpetrando dei tentativi di truffe telefoniche ai danni di cittadini di Comuni a noi limitrofi». A Cingoli stesso copione. Un tentativo di truffa telefonica («Tuo figlio ha avuto un grave incidente, servono 5 mila euro per sistemare la situazione altrimenti per lui saranno guai seri») ha fatto tremare venerdì mattina un 73enne preoccupato anche dal fatto che il figlio all’ora di pranzo non rispondeva alle sue continue chiamate. Immediatamente è andato dai carabinieri per raccontare l’accaduto, chiedendo anche se potevano rintracciare il figlio. Le forze dell’ordine lo hanno tranquillizzato, spiegandogli che era una truffa messa in atto da malviventi senza scrupoli. E mentre il cingolano stava parlando con i carabinieri è arrivata finalmente la telefonata del figlio, che ha rassicurato il genitore. Carabinieri e polizia negli ultimi mesi, anche in sinergia con la Diocesi, hanno organizzato diversi incontri per mettere in guardia la cittadinanza. Una strategia finalizzata alla prevenzione pianificata dal prefetto Flavio Ferdani.
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