Maxi frode fiscale nel calzaturiero: sequestrati milioni, appartamenti e Porsche Cayenne

Macerata, maxi frode fiscale nel calzaturiero: sequestrati milioni, appartamenti e Porsche Cayenne
MACERATA - È stata scoperta, dai finanzieri della Compagnia di Macerata, una maxi frode fiscale da 8 milioni di euro nel settore della lavorazione delle calzature. Disposto...

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MACERATA - È stata scoperta, dai finanzieri della Compagnia di Macerata, una maxi frode fiscale da 8 milioni di euro nel settore della lavorazione delle calzature. Disposto il sequestro di beni per oltre due milioni e seicentomila euro, mentre 7 sono le persone denunciate, di cui quattro del Maceratese.

Si è conclusa, con un sequestro per equivalente di beni per un valore complessivo di oltre 2.600.000 euro, un’articolata indagine di polizia economico-finanziaria e di polizia giudiziaria svolta dalla Compagnia di Macerata nei confronti di un gruppo di imprese operanti nella provincia maceratese nel settore della lavorazione delle calzature. Tra i beni sequestrati 300.000 euro di denaro detenuto su conti bancari, circa 75.000 euro di quote societarie, parti di 41 appezzamenti di terreni, un appartamento con annesso garage, porzione di un locale commerciale sito a Roma ed un’automobile Porsche Cayenne

 

Le indagini, in particolare, hanno permesso di smascherare un consolidato sistema fraudolento ideato, organizzato e finalizzato all’evasione fiscale, posto in essere da 7 soggetti, ognuno con diverso incarico e “peso specifico” all’interno del sodalizio criminoso.
L’articolata frode fiscale ha visto il coinvolgimento di 9 società di capitale, operanti nella provincia maceratese, di cui 5 con sede fittiziamente dichiarata a Torino, comunque riconducibili agli stessi soggetti, organizzate per consentire ad alcune di esse (terziste) di svolgere prestazioni di servizio, connesse alla lavorazione delle tomaie, in evasione d’imposta – sottraendosi agli obblighi dichiarativi ovvero attraverso la contabilizzazione di fatture false ed omessi versamenti fiscali e contributivi – e, ad altre (committenti), la possibilità di sgravarsi dei relativi obblighi fiscali e contributivi.
Complessivamente, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 7 soggetti, tra cui un professionista, tre residenti a Torino e quattro nella provincia di Macerata.
Nell’ambito dell’inchiesta, il G.I.P. presso il Tribunale di Macerata – Dott. Giovanni Maria Manzoni – su richiesta del Procuratore della Repubblica, ha disposto il sequestro per equivalente di beni fino a concorrenza delle imposte evase per oltre 2.600.000 euro.
Le Fiamme Gialle maceratesi hanno quindi dato esecuzione al provvedimento del Giudice, procedendo al sequestro di circa 300.000 euro di denaro detenuto su conti bancari, circa 75.000 euro di quote societarie, parti di 41 appezzamenti di terreni, un appartamento con annesso garage, porzione di un locale commerciale sito a Roma ed un’automobile Porsche Cayenne, tutti beni riconducibili ai soggetti implicati nella frode fiscale.


La lotta all’evasione fiscale e soprattutto alle grandi frodi, costituisce un obiettivo prioritario per la Guardia di Finanza, teso a tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche imprese e professionisti che operano nella piena e completa osservanza delle leggi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico