Ex capannoni Rossini, l'assessore Marchiori: «Arrivati materiali e autorizzazioni per procedere. All’inizio di autunno strutture completate»

I nuovi spazi ospiteranno servizi alla persona in campo sociale e culturale

Il cantiere per la ristrutturazione degli ex capannoni Rossini
MACERATA - Un padiglione già completato con l’impalcatura smontata che svela il lavoro effettuato e un secondo su cui si sta alacremente lavorando grazie...

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MACERATA - Un padiglione già completato con l’impalcatura smontata che svela il lavoro effettuato e un secondo su cui si sta alacremente lavorando grazie all’arrivo dei materiali edili proprio in questi giorni. Avanza a grandi passi il cantiere per la ristrutturazione degli ex capannoni Rossini nella zona alle spalle della stazione ferroviaria e si vede all’orizzonte anche la conclusione delle opere in muratura di sistemazione dei capannoni che dovrebbero essere completate subito dopo l’estate dalla ditta che ha vinto l’appalto. 

 

 

Gli interventi si svolgono su più piani e contemporaneamente nei due grandi capannoni che si trovano uno di fronte all’altro: le strutture esterne mostrano già la loro fisionomia che sarà la medesima di quella originaria presente nel sito, mentre all’interno gli spazi successivamente avranno una nuova e moderna suddivisione. «I lavori procedono velocemente in questa fase - dice l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori- anche perché sono giunte in questi giorni le capriate per il tetto del padiglione con tutte le autorizzazioni per poter procedere. Non è un caso che la ditta sta impiegando molti operai in queste settimane per accelerare il completamento dell’opera». 

Marchiori fa notare che «sia dalla cancellata principale che osservando il cantiere dall’alto della chiesa dei frati cappuccini, sono ben visibili i notevoli progressi che i due padiglioni hanno fatto. Uno è praticamente concluso per l’aspetto esteriore e sull’altro si sta posando il tetto dopo aver posto tutte le travi in legno. Si può apprezzare quanto lavoro è stato fatto e la sua grande qualità. Questo ci fa sperare che all’inizio dell’autunno il lavoro complessivo possa essere concluso per ciò che riguarda le strutture. Sarà un arricchimento del patrimonio della città che adesso prende forma». 

La ristrutturazione degli ex capannoni Rossini rientra nel progetto Open Working Lab che ha ricevuto i finanziamenti ministeriali previsti dal piano nazionale per la riqualificazione delle aree urbane degradate per un totale di due milioni di euro. Il progetto ha come obiettivo non solo un recupero architettonico di un “non-luogo”, ma anche e soprattutto di valorizzare l’ex contenitore industriale, dandogli una nuova dinamicità sociale e produttiva: questo con particolare riferimento ai settori dei servizi alla persona, nella duplice matrice sociale e culturale, e dell’innovazione d’impresa. L’area potrà così diventare un’importante occasione di rivitalizzazione sociale e produttiva per l’intero quartiere che gravita intorno viale Don Bosco. 



All’interno degli ex capannoni Rossini dovrebbero essere ricavati spazi destinati a diverse finalità, ognuna delle quali potrà operare in autonomia, offrendo al tempo stesso una sinergia tra le parti. Nel progetto originario erano state previste l’area eventi, collocata nel fabbricato più recente con spazi espositivi e per conferenze e l’area co-working, che si trova nei corpi di fabbrica di fattura industriale, riservata all’insediamento e allo sviluppo di nuove forme di imprenditoria giovanile, con l’ulteriore previsione di un bar-ristoro e uno spazio di aggregazione destinato al relax e agli eventi informali all’interno di ciascuna area. 
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Corriere Adriatico